NBA - Damian Lillard attacca la Lega: "Non mi piace quello che sta diventando l'NBA"

NBA - Damian Lillard attacca la Lega: "Non mi piace quello che sta diventando l'NBA"

A essere "bandiere" della propria squadra, nella NBA, sono rimasti davvero in pochi. Ma uno di questi è senza dubbio Damian Lillard. Entrato nella NBA nel 2013, Dame gioca per i Portland Trail Blazers ormai da 11 anni, nonostante la squadra non abbiamo mai raggiunto le finali playoff (solo nel 2019 i Blazers arrivarono alle Finali di Conference, perdendo poi contro i Golden State Warriors per 4-0). 

Intervistato da JJ Redick nel podcast "Old Man and the Three", Lillard ha criticato fortemente la NBA di oggi. "Anche se capisco che giochiamo per vincere i campionati, e tutti vogliamo vincere l'anello, non possiamo continuare a comportarci come se nulla fosse importante, come se il resto delle cose non contasse", ha detto. "Non possiamo continuare a fare così. Le lega è diversa in tanti modi. Ci sono tanti modi. Ci penso sempre, non so se riuscirò a giocare ancora a lungo, perché non mi piace quello che sta diventando l'NBA nel suo complesso".

La stella dei Trail Blazers prosegue: “La NBA è profondamente cambiata da quando sono arrivato: mi aspettavo che le cose si evolvessero, tutto è in costante mutazione, ma sento che qualcosa è saltato. Io scendo in campo perché amo questo gioco, voglio competere, voglio provare l’emozione della vittoria, voglio vedere i miei compagni trovare soddisfazione e il giusto riconoscimento: mi piace condividere le emozioni con la squadra, il gruppo con cui passo la maggior parte del tempo. Oggi invece è tutto un: “La regular season non conta!”, “Vinci un anello e poi parli!”, “Questo è un MVP e tu no!”. Io dico: calma, che roba è questa?”.