Embiid trascina i Sixers senza Maxey, Indiana resiste ma cede nel finale

Embiid trascina i Sixers senza Maxey, Indiana resiste ma cede nel finale
© foto di nba.com

Il ritorno alla vittoria dei Sixers passa dal miglior Joel Embiid della stagione: 39 punti, dominio fisico e mentale per compensare l’assenza di Tyrese Maxey (indisponibile). Philadelphia ritrova ritmo grazie all’impatto di VJ Edgecombe (22 punti, 5 assist) e alla regia estesa di Paul George (23 punti, 6 rimbalzi, 5 assist), in una serata in cui i Pacers hanno tenuto aperta ogni varco possibile fino agli ultimi possessi. La prima metà è un braccio di ferro continuo: Edgecombe ne firma 14 nel primo quarto (34-31), Embiid mette il marchio con i sette punti consecutivi che chiudono la frazione prima della pausa (63-58), ma Indiana non molla. Il trio McConnell–Thompson–Huff regge l’urto, accorcia e impedisce ai Sixers di scavare il solco, mantenendo la partita dentro un equilibrio nervoso che prepara un secondo tempo da dettagli e sangue freddo.

L’intervallo riapre le porte all’allungo di Philly: Embiid ritorna con lo stesso appetito e spinge il +10 (79-69), ma i Pacers rispondono di carattere. Andrew Nembhard e Pascal Siakam ribaltano inerzia e punteggio, con due canestri di Nembhard che valgono il sorpasso in chiusura di terzo quarto (85-86): Indiana resta all’affaccio, la partita si accende sul filo. Sul 102-102 all’ingresso del money time, la pressione si fa pesante sulle spalle di Philadelphia: Dominick Barlow, ben servito dentro da Paul George, rompe l’impasse, Embiid cattura il rimbalzo offensivo e completa un 2+1 che gira la serata, mentre Rick Carlisle si prende un tecnico (108-102). I liberi di Quentin Grimes mettono benzina, poi George ed Embiid sigillano: vittoria sudata e costruita azione per azione, 115-105, con la sensazione che i Sixers abbiano ritrovato il loro baricentro proprio nel momento di maggior richiesta.