Adam Silver apre all’espansione 2026 NBA con Seattle e Las Vegas in cima alla lista
Alla vigilia della championship game della NBA Cup, Adam Silver mette in chiaro l’indirizzo: la lega valuterà l’aggiunta di due franchigie domestiche con una decisione “a un certo punto del 2026”, rimarcando come Seattle e Las Vegas siano al centro del dossier e come il processo sia fondato su proiezioni economiche e interesse delle attuali squadre.
"Direi che, in termini di espansione domestica, è qualcosa che continuiamo a valutare… Non è un segreto che stiamo osservando il mercato di Las Vegas. Stiamo guardando a Seattle. Abbiamo preso in considerazione anche altri mercati."
Secondo Silver, si tratta di una scelta con impatto di governance e finanza: l’espansione domestica equivale a “vendere equity” dell’attuale lega, diluendo le quote da 1/30 a 1/32 con l’ingresso di due nuove squadre. Una valutazione, quindi, più complessa e proiettata nel futuro, che richiede due diligence sui ricavi locali, la sostenibilità degli investimenti e l’allineamento tra i partner dell’NBA.
"L’espansione domestica… significa vendere quote di partecipazione nell’attuale lega. Se possiedi 1/30 di questa lega, con l’aggiunta di due squadre diventa 1/32. Per questo si tratta di un’analisi economica molto più complessa."
Il commissioner riafferma il primato di Seattle e Las Vegas come mercati “incredibili”, con Las Vegas forte di vent’anni di Summer League e della presenza delle Aces in WNBA, e Seattle legata a una storia di successo in NBA. La lega, intanto, monitora altri dossier: il nuovo CBA WNBA in negoziazione, la vicenda dell’uscita di Chris Paul dai Clippers e il tema degli infortuni che impattano il prodotto e la distribuzione.
“Penso che Seattle e Las Vegas siano due città incredibili… Giochiamo la Summer League qui da 20 anni. Disputiamo qui anche le partite della Cup, quindi conosciamo molto bene questo mercato..”
Chiusura sulla NBA Cup: Silver apre alla possibilità che la finale si muova, lasciando T-Mobile Arena per sedi “uniche”, anche college storici, in collaborazione con Amazon Prime. Un cambio di cornice che punta a valorizzare narrazione e pubblico, mantenendo Las Vegas come esperienza di riferimento ma esplorando format itineranti per aumentare identità e coinvolgimento.
"Stiamo parlando con Amazon Prime per valutare se abbia senso portare la finale in alcune sedi particolari… magari in storiche arene universitarie.”