Mario Fioretti e gli obiettivi di Tortona: «Final Eight di Coppa Italia e playoff...»

"Quando stavano per uscire i calendari, considerando che ci sono in LBA 15 avversarie e di conseguenza 30 partite, pensavo che le possibilità di incontrare subito l'Olimpia fossero bassissime. E invece il destino mi ha fatto lo scherzetto mettendomi contro il mio passato e per di più al Forum". Così Mario Fioretti al Corriere dello Sport dopo un weekend per lui speciale nel ritorno a Milano dove ha svolto il ruolo di assistente allenatore per 22 anni. In estate la scelta di provare a diventare capo allenatore, accettando la proposta della Bertram Derthona che era alla ricerca di un nuovo allenatore a cui affidare il progetto tecnico per la ripartenza dopo una stagione non brillante e l'uscita dall'Europa. E subito lo "scherzetto" al suo ex capo allenatore Ettore Messina, in una gara meritata al Forum nella prima dopo la scomparsa del patron Giorgio Armani.
"L'emozione l'ho messa da parte. Ovvio che conoscevo l'avversaria e le specificità di qualche giocatore. E avendo vissuto l'Eurolega sapevo bene quante scorie lasciano le due partite ravvicinate. Sapevamo di dover tenere il ritmo molto alto per provare a sfruttare la loro eventuale stanchezza. Ci siamo riusciti", prosegue Fioretti, con la sua Tortona che ha resistito alla rimonta dell'Olimpia. "Il rischio di un contraccolpo mentale quando nel terzo quarto abbiamo visto polverizzare il vantaggio di 15 punti, con l'Armani che è andata avanti, c'è stato. Però lì ho toccato con mano la grande solidità della mia squadra. Non ci siamo arresi, abbiamo ripreso il filo della partita e difeso come avevamo fatto nella prima metà di gara e l'abbiamo portata a casa".
Cautela ma obiettivi fissati
"Oggi (ieri, ndc) giornata libera per recuperare forze fisiche e di testa. Quindi di nuovo in palestra. È stata la prima vittoria di una stagione lunghissima. Con la società li abbiamo fissati: andare alla Final Eight di Coppa Italia e centrare i playoff. Non sarà per niente facile visto il livello di questa serie A", aggiunge Mario Fioretti, che tornando sulla scelta di questa estate: "Quando allenare è diventata la mia professione, volevo, un giorno, farlo da head coach. Ho studiato tanto alle spalle di grandissimi tecnici, mettendo la mia disponibilità e il mio sapere a loro disposizione. E ho avuto la fortuna di inserire nel mio bagaglio i loro grandi insegnamenti. Oggi mi sento assolutamente pronto. Non so dire se è presto o tardi. So che è il momento giusto".