Lega A - Cantù, Pashutin "Vinto per la prima volta il duello ai rimbalzi"

Lega A - Cantù, Pashutin "Vinto per la prima volta il duello ai rimbalzi"

La Red October Cantù vince e convince nel posticipo serale della seconda giornata di LBA. Battuta al “PalaBancoDesio” la Dolomiti Energia Trentino 84 a 72. Di seguito le parole di coach Evgeny Pashutin in sala stampa:
 
Congratulazioni al club, alla squadra ed ai tifosi, per il supporto che ci hanno dato. La prima partita casalinga – racconta il tecnico russo - è sempre una partita speciale, quindi sono contento due volte per aver regalato questa bella prestazione ai tifosi e per aver aperto così la nostra stagione in casa».
 
«C’era molto pressione su di noi, a maggior ragione contro un grande team come Trento, con un roster composto da grandi giocatori. Trento è una squadra molto forte, non dimentichiamoci che viene da due finali scudetto consecutive, l’ultima contro Milano, a cui è riuscita a tenere testa».
 
«Contento prima di tutto perché in difesa siamo stati sicuramente migliori rispetto alle altre partite giocate. I ragazzi si sono sacrificati molto per il compagno. Ci sono però ancora delle cose che vanno sistemate. Tanti i tiri arrivati troppo presto, senza gestire bene il cronometro e tante, troppe, le palle perse».
 
«Mian ha chiuso il primo tempo con 15 punti, segnando una tripla dietro l’altra. Poi ne abbiamo parlato negli spogliatoi e siamo riusciti a fermarlo, tant’è che poi è stato complicato per Trento trovarlo libero. Nel secondo tempo, infatti, Mian non ha più segnato».  
 
«Ci tengo a sottolineare le prestazioni di Mitchell, di Udanoh e di Jefferson, il suo esordio è stato davvero ottimo. Detto ciò, ripeto, ci sono ancora alcune cose che vanno migliorate sicuramente. Abbiamo vinto solo una partita, non dobbiamo festeggiare troppo. Guardiamo già alla prossima, concentrandoci sul prossimo impegno. Siamo però sulla strada giusta, questo sì».
 
«Per la prima volta – conclude il capo allenatore della Red October - vinciamo la battaglia a rimbalzo. Con Avellino ne avevamo presi quindici in meno degli avversari. Questa volta, invece, è andata diversamente. Ci tengo, dunque, a sottolineare ancora una volta come chi controlla i rimbalzi, sia in grado di controllare una partita».