LBA - Olimpia, Pangos "Pronto a far produrre all'Armani il miglior basket"

LBA - Olimpia, Pangos "Pronto a far produrre all'Armani il miglior basket"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Kevin Pangos ha giocato appena 26 delle 61 partite (con quella di domani 19 aprile al Forum contro la GeVi Napoli) che l'Olimpia Milano ha collezionato fino ad oggi nella stagione 2022-23. Dalle sue mani, e da quelle del suo alter-ego Shabazz Napier, passano tutte le chances del club di vincere lo scudetto e insieme raggiungere l'agognata terza stella. Dell'intervista sulle pagine de La Repubblica edizione Milano alcune dichiarazioni.

Lunghi infortuni. "È stato molto diffìcile non giocare per così tanto tempo ­ racconta ­ prima il ginocchio, poi gli addominali. Ma sono cose che accadono. Ho lavorato duro e tentato di fare tutto ciò che potessi per accelerare il recupero e tornare in campo il prima possibile. Ora sto bene e l'unico obbiettivo è mantenermi sempre nella miglior condizione. Quando stai fuori per tanto tempo, il supporto dei compagni è fondamentale. A Milano ho ritrovato amici con cui avevo già giocato, come Baron, Mitrou­Long e Davis, ma tutti mi sono stati ugualmente vicino."

Al rientro, una squadra differente. "È cambiato molto, ma non solo per la mia assenza. C'è stata una serie di infortuni, sono arrivati giocatori importanti, gli assetti sono cambiati. Ma adesso abbiamo la possibilità di poter esprimere il miglior basket della nostra stagione, ed è quello che conta."

La nuova intesa con Napier. "Con Shabazz abbiamo parlato molto. Stiamo bene quando ci alterniamo in regia, ma è anche bello quando giochiamo assieme e riusciamo a ottenere la fiducia dei compagni mettendoli nella condizione di esprimersi al meglio individualmente. Affrontiamo la parte finale di una stagione che ha vissuto momenti altalenanti con molte opzioni e possibilità differenti."

Con Bologna si condivide la delusione europea. "«L'EuroLeague purtroppo è finita per noi ma è inutile voltarsi indietro, pensare agli infortuni patiti. La lega italiana è molto competitiva e nei playoff la grande conoscenza reciproca fa diventare ogni partita una vera lotta. Non sarebbe intelligente, da parte nostra, guardare troppo avanti senza concentrarsi completamente sulla singola serie. Ma, alla fine, di certo la Virtus è l'avversaria più forte."