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- Il morso di Mollura: "Gli Sharks vogliono far diventare grande Trapani"

28.07.2023 13:20 di  Emiliano Latino   vedi letture
Marco Mollura
Marco Mollura

Fresco di rinnovo con la nuova realtà di Trapani, gli Shark del patron Antonini, Marco Mollura incarna la sicilianità in tanti aspetti del suo carattere. Con la grinta e il cuore che non mancano mai, l’ala granata continuerà a far spellare le mani al pubblico del PalaIlio che ha accolto con grande soddisfazione il rinnovo contrattuale del suo idolo.

La seconda puntata del nuovo format Summer Talks, curato dalla pagina Instagram @passionegialloblu di Alberto Benadì da sempre vicina alle gesta della Reale Mutua Basket Torino, vede protagonista proprio il giocatore nativo di Erice che quest’anno ha fatturato oltre 10 punti di media.

Partiamo da questa stagione appena passata con Trapani. Ci racconti com’è andata.
“La stagione appena terminata è stata davvero difficile e pesante, con tante difficoltà anche fuori dal campo come la scomparsa di una figura per noi importante come quella di Gregory Bongiorno (presidente Sicindustria e grande tifoso della squadra trapanese_ndr). Una notizia che ha rischiato di abbatterci. A livello personale è stato un anno difficile dovuto soprattutto all’infortunio al piede che mi ha tenuto fuori inizialmente tre settimane, per poi arrivare alla frattura e stare fuori quasi due mesi”.

Sono diversi anni che lavora con coach Parente: cosa le piace del coach e in che cosa si sente migliorato.
“Con Daniele mi trovo molto bene a tutti i livelli, sia dal punto di vista sportivo che sul campo. A livello umano poi, credo che di poter dire di essere in piena sintonia. È un allenatore molto ambizioso che vuole sempre cercare di migliorarsi, cosa che deve valere anche per noi giocatori. Sicuramente mi ha aiutato a gestire la mia “vena agonistica”, ma mi ha aiutato anche molto tecnicamente”.

Da poco annunciato il rinnovo con il nuovo progetto del patron Antonini “Trapani Shark”. Quali sono le sue sensazioni riguardo questa nuova avventura?
“Il progetto è veramente ambizioso, basta guardare il roster che piano piano sta prendendo forma. Tutti sanno quello che sta nascendo qui a Trapani e non l’abbiamo mai nascosto. Non vedo l’ora di cominciare”.

Seguendo la costruzione del roster e in attesa dei due americani sono lecite tutte le speranze e le ambizioni future. E’ troppo presto per parlare di Serie A?
“Le aspettative si sono alzate e non di poco, io ci credo e spero davvero di poter arrivare a coronare questo sogno. Farlo da capitano della mia città poi, sarebbe un’emozione indescrivibile che solo a parlarne mi viene la pelle d’oca”.

Quanto è stata formativa l’esperienza al CUS Torino tra il 2012 e 2014 e cosa ricorda della città?
Torino è rimasta nel mio cuore, ho vissuto due anni fantastici ed è  stata la mia prima vera esperienza fuori di casa. La città avrà sempre un ricordo positivo."

Avrà già avuto modi di parlare con il presidente Antonini: ci dica cosa l’ha colpita al primo impatto
Ho avuto modo di scambiare qualche battuta con il presidente nei giorni in cui sono stato in vacanza in America. È veramente carico, la città è carica, noi siamo carichi e  vogliamo ripagare gli sforzi che sta facendo. Credo che sia davvero una persona molto ambiziosa e questo è un grande pregio, perché potrà portare davvero al successo una squadra così importante come Trapani. Noi come squadra abbiamo piena fiducia in lui, ma adesso parola al campo”.