Under 15 Ecc M - Finale Nazionale Pescara, quarti di finale

Under 15 Ecc M - Finale Nazionale Pescara, quarti di finale

Si gioca per l’approdo alle Semifinali al PalaElettra di Pescara (diretta streaming sul canale Twitch della FIP) per il Trofeo “Claudio Papini” Finale Nazionale U15 Eccellenza:

I Risultati

Basket 90 Sassari – Varese Academy Conforama Italia 61-92
Collegno Basket – Virtus Emilbanca Bologna 60-67
EA7 Emporio Armani Olimpia Milano – CI.Erre Ufficio Cantù 71-79
Stella Azzurra Roma – Progetto Gators Savigliano 77-71 dt1s

Le Semifinali

Sabato 3 giugno (diretta streaming sul canale Twitch della FIP)

15:30 Varese Academy Conforama Italia – CI.Erre Ufficio Cantù-

18:00 Virtus Emilbanca Bologna

Basket 90 Sassari – Varese Academy Basketball 61-92
Varese è la prima qualificata ai Quarti di Finale. I lombardi si impongono di 31 su Sassari con una prova offensiva da applausi con secondo e terzo quarto di spessore ed un Ronny Ewanke dominante sotto le plance, ma ben cinque elementi alla fine in doppia cifra.
L’avvio è all’insegna dell’equilibrio con Sassari che prova a prendere l’inerzia, ma Varese sa come rispondere sempre presente. La fisicità di Ewanke è un rebus per gli isolani ed i lombardi vanno sul +6 (10-4) con Zanitelli e mantengono i due possessi di margine sul 12-6, prendendo poi tre possessi pieni sul 16-7. I tifosi isolani provano a dare sostanza ai propri elementi ed i sardi mettono a segno un parziale di 6-0 con cui si riavvicinano sino al meno tre (13-16), Varese però riesce a chiudere il quarto sul +5 (13-18).
Ancora Ewanke fa lambiccare la difesa isolana con il team insubrico che ritrova il più sette (15-22). I lombardi raggiungono il massimo vantaggio del +13 (15-28). Sassari prova a rialzare nuovamente la testa arrivando sino al -8 (20-28). In modalità goccia che scava la roccia, Sassari va sino al meno cinque (23-28). Così ancora una volta i lombardi si affidano al loro big man Ewanke. Gli attacchi però in questa fase prevalgono sulle difese con i varesini che ritrovano tre possessi di vantaggio sul 25-34 e vanno poi sul +11 (25-36). Dall’arco arriva il +17 del 25-42 che suona quasi di sentenza anticipata per gli isolani che subiscono un altro canestro di Ewanke da sotto. Il -23 (25-48) dell’intervallo lungo è un’ipoteca pesante per i sardi in prospettiva.
Nel terzo periodo, i varesini arrivano sul +25 (25-50), ma Sassari prova a rifarsi sotto, anche se arriva la schiacciata di Ewanke a mettere il punto esclamativo del 31-56. La difesa dei lombardi si stringe sempre più e per Sassari la via del canestro si fa stretta, anzi strettissima. Il parziale aperto da Varese non si arresta e così sul -29 (31-60) la forbice per gli isolani rischia di assumere le sembianze di una scalata dolomitica. Un gap questo con cui tra l’altro si chiude anche il Quarto (38-67). Nell’ultimo Quarto Varese gestisce. Finisce 92-61.
A fine gara, il coach dei varesini Andrea Gardini più che sull’attacco punta la sua attenzione con forza «sulla difesa che ci ha permesso di trarre la giusta energia per proiettarci in attacco. Ewanke dominante? È un elemento che ha tanti fondamentali ed i compagni hanno grande fiducia in lui, ma, ribadisco, ad emergere è un meccanismo collettivo».

Basket 90 Sassari – Varese Academy Conforama Italia 61-92 (progressivo 13-18, 25-48; 38-67: per quarti 13-18, 12-30, 18-37, 13-25)
Basket 90 Sassari: Simula 2 (1/2, 0/0), Cugia 2 (1/1), Solinas* 7 (0/6, 0/2), Casu* 2 (1/4, 0/1), Fara 3 (1/3 da 3), Murru* 9 (3/7, 1/5), Fanni 2 (0/3), Ughi 2 (1/1), Acunzo* 13 (3/7, 2/6), Usai* 19 (8/15, 0/3), Cazzari, Pintori. All.: Ruiu.
Varese Academy Conforama Italia: Ewanke* (6/11, 0/1) 16, Terlizzi*, Aletti 13 (5/5, 1/1), Corradin 2 (1/3, 0/1), Ghidini 5 (1/1, 0/2), Tufano 1 (0/1), Bottelli* 17 (6/10, 0/3), Kephalopoulos 2 (1/1), Volpe 7 (2/3, 1/7), Realini* 15 (6/8, 1/6), Zanitelli 14 (4/5, 2/4), Franceschet* (0/1 da 3). All.: Gardini.
Arbitri: Alessandro Fornaro e Matteo Serse.

Collegno Basket-Virtus Emilbanca Bologna 60-67

C’è anche la Virtus Bologna tra le prime quattro della Finale Nazionale under 15 ecc. di Pescara. Al PalaElettra i felsinei si impongono di sette sul Collegno tra le grandi rivelazioni della rassegna abruzzese.
È la Virtus che prova a partire forte, ma Collegno riesce a risalire la china e, momento dopo momento, si porta avanti chiudendo il primo quarto con sei punti di margine (18-12). I piemontesi provano a forzare i ritmi nel secondo quarto e prende anche tre possessi di margine, ma la Virtus è un manifesto di resilienza e ritorno sino a meno tre (24-21). Collegno però mette a segno un parziale di 6-2, fuggendo nuovamente sul 30-23. Il margine si amplia e tocca i quattro possessi pieno di vantaggio sul 35-23, segnale di grande sostanza da parte della formazione piemontese. Lo strappo dato dai piemontesi, nella frazione, rischia di essere mortifero per le V-nere che provano, sino alla fine del quarto, a tenere il gap sotto la doppia cifra, ma per i felsinei ci sono undici lunghezze da recuperare all’intervallo lungo (38-27).
Il rientro delle V-nere in avvio di terzo quarto è determinato e porta sino al 41-34 prima ed al 43-39 poi che, di fatto, riapre la contesa. La tensione inizia ad essere palpabile, ma gli emiliani arrivano sino al meno due del 44-42 impattando a 44 con Dovesi. Collegno rimette la testa avanti, ma stavolta non ha il giusto killer istinct, perché ancora Dovesi fa il Sekunda della situazione. Collegno si riporta avanti, ma la Virtus è on fire e con Panucci (tripla) opera il controsorpasso. Collegno si caccia fuori dall’impaccio con la transizione ed il parziale alla fine del terzo quarto (50-49) è il segnale di un ultimo periodo molto intenso.
La tensione è palpabile con la Virtus che si riporta avanti in un amen, prendendo cinque punti di margine che costringono il coach piemontese Leccia a chiamarci time-out (50-55). Collegno prova a reagire, ma l’inerzia a metà periodo pare ancora essere sul versante emiliano (54-59). La Virtus fugge ulteriormente 54-62, ma Collegno prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, anche se alla fine lucidità ed energie vengono meno e nei giochi rotti e nelle forzature (quattro triple consecutive sul ferro nell’ultima azione) cede di sette 60-67.
A fine gara, il coach piemontese Leccia va oltre il disappunto e mette davanti l’orgoglio «di una realtà che si è fatta conoscere dal basket nazionale e che potrà dire la sua in prospettiva».
Il tecnico dei bolognesi Grazi, invece, individua in una dote che «va oltre la tecnica e che non si può raccontare» la chiave stilistica del suo gruppo «meraviglioso», cui in premio in serata saranno concesse «tante patatine fritte».

Collegno Basket-Virtus Emilbanca Bologna 60-67 (progressivo 18-12, 38-27; 50-49; per Quarto 18-12, 20-15, 12-22, 10-18)
Collegno Basket: Zanirato 4 (2/3), Baima 2 (1/1), Balocco* 1, Milone* 19 (9/21, 0/3), Masola* 16 (3/11, 3/10), Bidoggia ne, Zullo 2 (1/2), Esposito (0/3, 0/2), La Rosa ne, Crepaldi, Del Cero* 3 (1/4, 0/1), Mancino* 13 (6/14, 0/8).
Virtus Emilbanca Bologna: Berlati 2 (1/2), Berlingieri* 6 (0/6, 0/1), Dal Pane 6 (3/8, 0/3), Magagnali ne, Dovesi* 6 (3/8), Massari ne, Manico ne, Cievolani* 10 (4/8, 0/3), Palai* 14 (6/12, 0/1), Panucci 7 (2/2, 1/3), Radighieri 3, Venturi 16 (4/6, 1/1). All.: Grazi.
Arbitri: Mauro Renga e Marcello Del Gaudio.

EA7 Emporio Armani Olimpia Milano – CI.Erre Ufficio Cantù 71-79

Nel Quarto di finale, quello tutto lombardo tra Olimpia Milano e Pallacanestro Cantù, a vincere e dunque a continuare la propria avventura è la squadra del coach canturino Federico Castoldi che si impone in volata al termine di una partita strepitosa. Merito di entrambe le contendenti, che hanno regalato al pubblico di Pescara una sfida difficile da dimenticare e che si è chiusa sul 79-71.
Inizio di derby molto tattico, nonostante la grande intensità ed i ritmi molto alti. Il primo strappo è stato quello di Cantù, arrivato grazie al fosforo in regia e ai punti di Matteo Molteni ad esaltare un collettivo dove ogni elemento ha saputo interpretare il proprio ruolo in uno spartito ben congegnato da coach Castoldi e dal suo staff. Il vantaggio di 6 punti si è accorciato però negli ultimi secondi di gioco, grazie ad un 2/2 dal tiro libero di Galbusera a dar fiato a Milano. Sul 15-11 pro Cantù si è aperto un secondo quarto altrettanto vibrante, con i canturini che approcciano meglio e che riescono ad andare in transizione con più facilità. Milano è quindi costretta a chiamare il primo break per riordinare le idee e capire come meglio fronteggiare il pressing a tutto campo degli avversari. La mossa non sortisce gli effetti sperati, almeno nell’immediato, perchè l’Olimpia non ritrova la sua fluidità offensiva e continua a soffrire le penetrazioni dei piccoli avversari, che inoltre hanno buone percentuali. Poi, però, i meneghini ingranano e il vantaggio che precedentemente si era quasi stabilizzato sui 9 punti si assottiglia fino a corrispondere ad un solo possesso pieno. Nell’ultimo minuto, a cronometro fermo Milano ha la possibilità di colmare definitivamente il gap ma realizza solo un 1/4 e allora serve uno stratosferico buzzer di Samuele Momesso da metà campo per agganciare la parità e rientrare negli spogliatoi sul 32-32. Estremamente avvincente e combattuto anche il terzo quarto, con le due squadre a darsi battaglia e a provare strenuamente a mettere la testa avanti. Alla fine è riuscita Milano negli ultimi 2′ a prendersi un vantaggio concreto, che la proietta all’ultimo quarto sul +7 (52-45) grazie in particolare al trio Gualdi-Crespi-Cattaneo a rubare la scena e a dare sostanza agli sforzi dei compagni. Una tripla di Molteni è la miccia che accende l’ultimo parziale, in un palazzetto sempre più bollente di passione. Il botta e risposta dall’arco mantengono sostanzialmente invariato il distacco all’inizio del Quarto cruciale, con le squadre che regalano ambedue spazzi di bellissima pallacanestro in un match che resta in bilico. A metà frazione due triple di fila, la prima di Aru e la seconda di Molteni, riportano Cantù sul -1 ma l’inerzia non cambia definitivamente perchè Milano è squadra solidissima e non sbanda. Si gioca quindi punto a punto con Cantù che si mantiene a contatto nel punteggio ma sempre a rincorrere, fino al 69-69 a 3 giri di orologio dalla sirena. La palla inizia a scottare davvero e solo dopo 60 secondi il punteggio si sblocca con Bandirali a regalare il primo vantaggio canturino del match dopo parecchi minuti. Oltre alla tecnica e alla tattica adesso a contare sono freddezza e nervi saldi. Milano ce la mette tutta, ma lo sforzo volitivo non è sufficiente a piegare una squadra che con grande personalità gestisce i momenti topici della partita per metterla in cassaforte e chiuderla a doppia mandata dalla lunetta. Sorride Cantù, ma sono applausi convinti anche per l’Olimpia.

Stella Azzurra Roma – Progetto Gators Savigliano 77-71 dt1s
L’ultimo Quarto di Finale regala la qualificazione alla Stella Azzurra. Ma non sono bastati i 40 minuti regolamentari a decretare la quarta squadra che giocherà domani a Pescara, è servito anche un tempo supplementare per piegare la strenua resistenza di una splendida Savigliano, che a lungo ha accarezzato il sogno di passare in Semifinale. Ma che alla fine ha dovuto arrendersi con punteggio di 77-71.
Sin dalla palla a due le squadre mantengono ritmi altissimi, quasi forsennati. E’ Ricards Aizpurs a catalizzare il gioco dei capitolini, che trovano in Amoroso una calamita per rimbalzi ma che non riescono a scrollarsi di dosso i Gators. Ne nasce una lotta punto a punto, molto vibrante ed avvincente. La squadra di Savigliano senza l’infortunato Vergnaghi ha nell’asse Di Meo – Ficetti il suo cardine, ma trova in Barra e Bertaina due buoni terminali offensivi e mette in difficoltà i capitolini, che comunque con sagacia non demordono e orchestrano giocate d’autore. L’equilibrio resta sostanziale e l’unico filo conduttore, ma si spezza alla fine grazie ad una tripla di Bosco a fissare il primo quarto su 19-17 pro Stella. Il secondo Quarto è altrettanto intenso e vibrante. Si va a folate, con il vantaggio minimo che cambia spesso colore. Nel finale si procede praticamente di tripla in tripla soprattutto e la differenza è fatta dall’ultima firmata Bertaina per il minimo vantaggio piemontese all’intervallo dopo aver messo a referto un parziale di 21-18. Al rientro dagli spogliatoi la Stella rimette subito il muso avanti, ma Savigliano è più reattiva a rimbalzo e corre più veloce. Il 14-8 di parziale, con il gap che in itinere arriva in doppia cifra, porta i Gators in vantaggio all’ultimo quarto. La Stella non demorde e coach Stefano Agostinello prova a trovare più soluzioni per limare lo svantaggio e contenere gli avversari, che continuano però a colpire con continuità prima di una fisiologica battuta d’arresto. I capitolini si esaltano nel clima da battaglia, piazzano un parzialino e con una schiacciata di Aizpurs si riportano sul -1 con 4′ ancora da giocare. Amoroso dalla lunetta è glaciale nel far mettere la freccia ai suoi, che però pagano dazio ancora dall’arco ad uno scatenato Di Meo (che continuerà a incantare). Il volatone finale è degno di una partita già con un trofeo in palio e non solo di un Quarto di Finale, per quanto sia un traguardo di assoluto prestigio. La tensione fa tremare i polsi e le percentuali dalla lunetta non sono perfette come in precedenza e le polveri dalla lunga distanza sembrano bagnate. Sul 61-61 e con un solo giro d’orologio da completare una palla persa banalmente può fare tutta la differenza del mondo. E lo sa bene Savigliano, che regala un possesso decisivo alla Stella, ma che ha la forza di recuperarlo con Bernardi. Nessuno segna fino alla fine del tempo regolamentare, compreso il finale thrilling con Gallo che a 3″ dalla sirena fa 0/2 dalla lunetta e manda tutti al supplementare.
I 5 minuti extra sono tesi come i precedenti 40. E’ ancora una volta Aizpurs a far mettere ai suoi il muso avanti, con un appoggio da sotto e una tripla che esalta il pubblico presente al PalaElettra. Savigliano sembra aver finito la benzina o quasi, mentre i romani riescono a moltiplicare le energie e ad allungare il divario. Di Meo non si arrende, regala un 4/4 ai liberi e una tripla che tengono ancora i suoi in corsa, ma è costretto anche lui ad alzare bandiera bianca, dopo aver comunque regalato ancora un super canestro dalla distanza. La Stella infatti non sbanda più. Grazie ad Amoroso sotto le plance che detta legge. E la seconda schiacciata in contropiede della serata griffata da Aizpurs è il punto esclamativo alla vittoria di Roma.

Stella Azzurra Roma-Progetto Gators Savigliano 77-71 d1ts (19-17, 37-38; 45-52, 61-61, per Quarti 19-17, 18-21; 8-14, 16-9, 16-10)
Stella Azzurra Roma: Bosco 9 (3/9 da 3), Gallo* 15 (3/10, 2/3), Aizpurs* 34 (10/20, 4/16), Facciorusso Chr. * 2 (0/1 da 3), Facciorusso Al. ne, Alba ne, Clement* 3 (1/5 da 3), Dalai ne, Sciamanna ne, Amoroso ne, Bernardini (0/1 da 3), Acciari* 14 (4/9). All.: Agostinello.
Progetto Gators Savigliano: Picollo, Ruffinatto, Inaudi* 3 (1/2 da 3), Di Meo Ed.* 34 (4/8, 7/24), Ficetti* 3 (1/3), Massa ne, Bertaina* 20 (4/10, 4/7), Mattio (0/1 da 3), Perlo, Barra* 11 (5/10, 0/4), Condur, Bernardi (0/2). All.: Di Meo L.
Arbitri: Valerio Venezia ed Edoardo Gaudenzi.