Marco Crespi sul basket italiano: "Manca qualcosa nel passaggio dei giovani all'età adulta"
Grande e riconosciuto formatore di giovani, Marco Crespi ha portato la sua esperienza alla Academy dell'Aquila Trento da dove guarda alla crisi della Nazionale azzurra e del sistema di reclutamento giovanile in Italia e offre una sua opinione sulle pagine de Il Giorno.
"In Italia non ci sono solo pessimi settori giovanili, così come in Spagna non tutti lavorano nel la giusta direzione. Guardiamo i risultati delle nostre nazionali giovanili. Under 17 e Under 16 hanno ottenuto ottimi risultati. Questo perché sino a quell'età, evidentemente, si sviluppa nella maniera corretta, poi nell'ultimo passaggio sino alle prime squadre qualcosa viene a mancare. Oggi i campionati Eccellenza sono troppo numerosi, e faccio anche un esempio: in Spagna e Germania si possono introdurre più giocatori stranieri che, alla lunga, possono esse re considerati "atleti di formazione" e quindi utilizzati anche dalle nazionali. Oggi come oggi si sta lavorando al progetto squadre B, mi chiedo se una soluzione intelligente non possa essere anche una Junior League."