LBA - Con il blocco delle retrocessioni dietro l'angolo, succede che...

23.03.2021 10:00 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
LBA - Con il blocco delle retrocessioni dietro l'angolo, succede che...

La sincerità e la chiarezza di comprensione ed esposizione delle problematiche sono due qualità che non sempre sono apprezzate, anzi spesso vengono scambiate per saccenza. Noi, ovviamente, non siamo immuni da quest'ultimo pericolo, però per una volta riusciamo ad apprezzare che le domande che si era posto qualche giorno fa il nostro Carlo Fabbricatore ("Fatemi capire" qui), non erano questioni campate in aria poste da un distratto uomo della strada.

Anzi, oggi sulle colonne di Tuttosport se l'è poste anche Piero Guerrini che taccia addirittura di confusione e "disperazione più che per pochezza" quello che sta succedendo nel basket italiano. 

Secondo qui, ieri si è raggiunto il colmo con la notizia che "il presidente di LBA ringrazi una società (Cantù) per aver rispettato da una parte le regole, dall'altra avere violate con beneplacito, ma nel rispetto dell'interesse collettivo".

Nell'interesse collettivo è andato in panchina un non tesserato in serie A (per quanto persona meritevole), e questo consentirà a Cantù di non ritrovarsi a dover disputare una gara di recupero (persa in partenza) magari in mezzo a due gare fondamentali per la salvezza.

Ferrara, per la mancanza dell'intero staff tecnico, ha avuto partita persa con Ravenna ma in appello le è stato riconosciuto il diritto di rigiocarla.

Guerrini parte alla carica con "Attilio Caja, allenatore più che meritevole e preparato che però, secondo regolamento, non avrebbe potuto sedersi sulla panchina di Reggio Emilia in quanto già tesserato da Varese".

Chi se ne frega dei regolamenti se la Federazione è la prima a violarle? E l'USAP? (il sindacato degli allenatori tace e fa da zerbino, ndr). E gli altri allenatori? nulla da dichiarare? Ma i coach disoccupati che ne pensano? Quelli esonerati che non possono trovare lavoro in stagione? E soprattutto, perché cambiare regole in corsa?

Aggiungiamo noi: se una delle quattro che hanno esonerato l'allenatore prima della Reggiana avessero voluto Caja ma senza andare oltre l'idea, conoscendo il regolamento che lo proibiva? L'unica verità sostanziale è che la Supercoppa è stata declassata a torneo dei bar. 

Il 20 marzo, poi, il decreto Sostegni ha cassato tutte le richieste del "Comitato 4.0". Che paga per prima cosa l'avere in gruppo la serie A di pallacanestro, che è professionista, mentre il resto sono dilettanti. La forma è parte integrante della sostanza: conceder qualcosa alla LBA significa doverla estendere immediatamente al mondo del calcio di A e B. Numeri e impatto sociale, finanziario ed etico moltiplicati per 10000. Se toccano euro alla squadra di Peppe Poeta a qualsiasi titolo, quanti ne devono toccare a quella di Cristiano Ronaldo?

Sullo sfondo di tutto questo castello traballante c'è l'ombra inquietante del blocco delle retrocessioni a posteriori. Ne sono convinti perfino i commentatori televisivi. Così la Fortitudo sbloccherà gli stipendi congelati che non poteva bloccare ma non tornerà sul mercato. A che servirebbe?

Si poteva deciderlo a priori, legando il campionato a una premialità legata ai punti raccolti che consentisse di recuperare i mancati incassi dalle sponsorizzazioni della Lega insieme a provvedimenti a liquidità zero dello Stato più stringenti. Invece CONI e Federazione hanno scelto di fare la guerra al governo Conte, con il risultato di difendere solo le poltrone presidenziali, anche lì violando lo spirito delle regole sul rinnovo delle cariche.

Niente soldi, niente Credito Sportivo, nessuna concessione su vincolo sportivo e costi per professionismo e contribuzione Inps a gogò nemmeno dal nuovo governo: questo è il peggior risultato che si poteva raggiungere. Niente male in quanto a confusione...