Bravi bravissimi ma ... le Olimpiadi del basket di Carlo Fabbricatore

Bravi bravissimi ma ... le Olimpiadi del basket di Carlo Fabbricatore

(di Carlo Fabbricatore). L’Italia del basket ha giocato un buon torneo olimpico e obiettivamente era molto difficile preventivare una vittoria nei quarti contro la Francia. L’atteggiamento della squadra è stato positivo e non si può rimproverare assolutamente nulla allo staff e ai giocatori.

Sacchetti si è dimostrato un buon selezionatore riuscendo a fare esprimere al massimo delle loro possibilità tutti i giocatori che aveva a disposizione.

L’Italia ha subito la stazza fisica francese dei centri soprattutto Gobert, 49 rimbalzi a 35, e Batum che è stato per gli azzurri un enorme enigma irrisolto dal punto di vista tattico e ha dominato su entrambi i lati del campo. In grande spolvero Fournier.

In una valutazione complessiva del torneo le guardie italiane (Mannion e Pajola) sono state commoventi per l’impegno profuso malgrado qualche interpretazione tecnica del gioco rivedibile ma vista la giovane età hanno davanti a loro un luminoso futuro.

Fontecchio ha giocato un torneo fantastico e adesso ha l’obbligo di riconfermarsi in Euroleague.

Polonara sta proseguendo nel suo eccezionale momento.

Melli e Gallinari hanno cercato di adattarsi in difesa contro i 5 avversari e qui hanno pagato in centimetri e chili, comunque il loro lo hanno fatto.

Ricci ha offerto un buon contributo in impegno e abnegazione.

Tonut deve prendere coscienza che contro le squadre fisiche qualche arresto e tiro sarebbe preferibile alle penetrazioni al ferro.

Vitali ha dato esuberanza e sfrontatezza.

Moraschini si è sacrificato per il bene comune.

Spissu e Tessitori hanno giocato pochi minuti per essere giudicati.

Il mio giudizio sulla squadra è positivo: buona predisposizione collettiva su entrambi i lati del campo specialmente in difesa dove tutti hanno portato il loro mattone (aiuti).

In attacco tutti hanno avuto la possibilità di prendersi i tiri senza ansie in quanto la panchina ha trasmesso serenità e calma: bravo Meo.

Bravi bravissimi ma non vorrei che questo risultato buono ma non straordinario distogliesse l’attenzione da tutti i problemi che affliggono la pallacanestro italiana.

Fino a un mese fa molte squadre di LBA lamentavano problemi economici importanti e adesso?

La LNP denunciava gli stessi problemi e adesso? Siamo sicuri che tutto si sia magicamente risolto?

Se crediamo che gli incassi del botteghino siano la panacea a tutti i problemi economici allora siamo veramente messi male. Guardiamo al marketing comune della NBA e a come affrontano i problemi.

La pallacanestro e tutto lo sport deve rimettere in ordine il rapporto tra il monte ingaggi e i ricavi altrimenti altre società sono destinate a sparire: il modello attuale non è finanziariamente sostenibile.

E’ il momento di tirare le somme e chiedere un intervento della Federazione per aiutare concretamente le società minori che sono le fondamenta della pallacanestro. Si deve senza esitazione diminuire i costi delle serie inferiori che sono il volano del movimento.

Basta parlare di quote italiani: Melli, Gallinari, Polonara, Mannion, Fontecchio non mi sembra giochino in Italia e questa situazione è comune a tutte le altre nazioni: i migliori giocano all’estero.

Diventiamo nazionalisti solo per lo sport?

Meno squadre e maggiore qualità deve essere il mantra!

Il settore giovanile squadre nazionali deve avere una linea guida tecnica ben definita.

Dopo lo straordinario risultato, secondo posto, alle Olimpiadi di Atene ci si aspettava una ristrutturazione o una rivoluzione ma non venne fatto nulla cullandosi su un risultato superiore al valore del movimento della pallacanestro italiana di quel periodo e infatti seguirono i “secoli bui” del nostro amato sport.

La storia deve essere maestra di vita!

Rimettiamo la pallacanestro al centro del villaggio!!

Venezia Giulia Land of Basketball
Amiamo la Pallacanestro
Carletto Fabbricatore