A2 - «Serviva una scossa»: Bergamo, Mascio e la presentazione di Ramagli
Due volti nuovi nei ruoli chiave per la Gruppo Mascio Bergamo che stasera, in una conferenza stampa tenuta a Bergamo, ha presentato ai giornalisti il nuovo direttore sportivo, Gabriele Casalvieri, e il nuovo capo allenatore, Alessandro Ramagli, chiamati a portare la Blu Basket fuori dalle secche di una crisi da quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate. A spiegare il perché di questa ‘scossa’ è stato il presidente Stefano Mascio: “Abbiamo ritenuto opportuno un cambio di rotta dopo una serie di risultati negativi: così abbiamo ritenuto, dopo una lunga riflessione, che servisse un segnale forte. Quando si fanno queste scelte non è mai semplice, però questo è un campionato complicato, difficile, che non fa sconti e il nostro obiettivo resta quello di fare un buon campionato, perché Bergamo merita un basket di alto livello. Ora ci aspettiamo una scossa che porti questa squadra a ottenere i buoni risultati che ci aspettiamo dagli investimenti fatti, siamo convinti che questa squadra possa dire la sua in questa serie A2”.
Che ha aggiunto: “Conosco Casalvieri da anni, dalle tante sfide in A2 quando era a Mantova negli ultimi anni. E conosco coach Ramagli, che ringrazio di aver sposato il progetto per la Blu Basket e per la città di Bergamo che, lo ripeto, merita di stare nel basket ad alto livello".
Il nuovo ds Casalvieri ha sottolineato: “Ho subito accettato di sposare con grande entusiasmo questo progetto bello ma anche complicato della Blu Basket su Bergamo, a me piace radicarmi in un posto e fare parte di un progetto. Le energie, anche economiche, che il presidente Mascio, sono uno stimolo per tutti: Mascio è uno che trasmette il suo carisma e la sua voglia di fare. L'obiettivo a medio termine è portare la gente ed entusiasmo al palazzetto, ma va ricercato un confronto continuo con la piazza di Bergamo, anche attraverso uno staff che possa lavorare in questo senso".
Infine la parola al coach Ramagli, da 25 anni su panchine prestigiose di A1 e A2, campionato dove ha conquistato quattro promozioni e due coppe di categoria. “Questa è una sfida difficile ma stimolante, una sfida sportiva - ha rimarcato il 61enne tecnico livornese - con una squadra che non è riuscita a esprimere al 100% il suo potenziale, che sta incontrando delle difficoltà di rendimento e di risultati, e una seconda sfida non sportiva, per un club che vuole conquistarsi uno spazio in un nuovo territorio come Bergamo. Per me è una sfida accattivante, da cogliere per provare a vincerla e a portarla fino in fondo, sapendo che come tutte le sfide ci saranno delle difficoltà da affrontare mettendo in campo tutte le energie e le risorse che abbiamo. Qui si tratta di una società, la Blu Basket Bergamo, con una visione rivolta al futuro, che cerca di collocarsi in un territorio come Bergamo e vuole insediarsi a certi livelli: ricorda realtà in cui ho lavorato come Biella, con strutture da far crescere e risorse da sviluppare.
Una sfida che mi piace, non sono uno da ‘mordi e fuggi’. Ma ovviamente lo sport ha il vincolo del risultato, conta il campo. Qui ho trovato un eccellente gruppo di lavoro che ora c’è bisogno di far diventare la miglior squadra possibile. Questo comporta omogeneizzare le caratteristiche dei giocatori: chi ha le qualità per mettersi in proprio deve e può farlo, le varie individualità vanno assecondate, non concedendo lo stesso spazio e le stesse possibilità a tutti in parti uguali. La giusta umiltà è il primo step. Una situazione che richiede la trasformazione del gruppo di lavoro in una squadra per trovare una striscia vincente”.