Shai guida i Thunder: “Vogliamo ripeterci, ma senza dare nulla per scontato”

Dopo una stagione da sogno, culminata con il titolo NBA e il premio di MVP per Shai Gilgeous-Alexander, gli Oklahoma City Thunder si preparano a difendere il trono con lo stesso spirito che li ha portati al successo. “Il nostro approccio non cambia,” ha detto Shai al Media Day della franchigia. “Crescere ogni giorno, migliorare ciò che possiamo controllare. È così che siamo arrivati fin qui, ed è così che vogliamo restarci.” Il roster è rimasto quasi intatto dopo il trionfo: oltre a Shai, anche Jalen Williams e Chet Holmgren hanno firmato estensioni contrattuali. Williams, reduce da una stagione da All-Star e da un intervento al polso, ha parlato di “caccia alla grandezza” come motivazione collettiva. Holmgren, nonostante i problemi fisici, è stato un elemento chiave grazie alla sua versatilità.

Il gruppo è giovane, ma già maturo: Alex Caruso ha sottolineato il rischio di adagiarsi dopo la vittoria, mentre il coach Mark Daigneault ha ribadito l’importanza di mantenere una mentalità stabile e adattabile. “Le sfide cambiano, ma il nostro metodo resta solido,” ha detto. Shai, 27 anni, ha chiuso la scorsa stagione con 32.7 punti, 6.4 assist e 5.0 rimbalzi di media. “Non sono mai stato un talento naturale. Ho dovuto costruirmi, giorno dopo giorno,” ha raccontato. “E questo mi spinge a non fermarmi mai.”

La profondità del roster è uno dei punti di forza: Isaiah Hartenstein, Luguentz Dort, Aaron Wiggins, Isaiah Joe e Cason Wallace garantiscono solidità difensiva e contributi offensivi. Anche i comprimari come Jaylin Williams, Ajay Mitchell e Kenrich Williams hanno avuto ruoli decisivi nella corsa al titolo. Con una stagione da 68 vittorie alle spalle e una nuova attenzione mediatica — con molte più partite in diretta nazionale — i Thunder non vogliono essere una meteora. “Abbiamo ancora fame,” ha detto Williams. “E sappiamo che il difficile comincia ora.”