Overtime: un Maxey da 54 punti trascina i Sixers alla vittoria in casa Bucks

Overtime: un Maxey da 54 punti trascina i Sixers alla vittoria in casa Bucks
© foto di nba.com
Avvio folgorante dei Sixers al Fiserv Forum: Paul George infila 11 punti consecutivi e spalanca subito il vantaggio, poi Tyrese Maxey (54 punti, 9 assist, 5 rimbalzi, 3 recuperi, 3 stoppate) alza i giri e porta la fuga oltre la doppia cifra mentre i Bucks arrancano tra palle perse e punizioni in transizione. Un mini-break nel finale limita i danni, ma il primo parziale racconta la superiorità di Philadelphia (33-20).
Dopo l’onda d’urto iniziale, Milwaukee risponde di squadra: energia di Bobby Portis e Gary Trent Jr, spinta di Ryan Rollins (32 punti, 14 assist, 6 rimbalzi) mentre i Sixers esagerano dall’arco con il solo Maxey a reggere la baracca. L’intensità difensiva cala e gli uomini di Doc Rivers capitalizzano, tirando con sicurezza e alzando il ritmo fino all’intervallo (57-55).
 

Nella ripresa il ritmo si fa elastico: George (21 punti) e soprattutto Maxey attaccano il ferro per rimettere Philadelphia avanti, ma dall’altra parte Kyle Kuzma prende in mano i possessi chiave e tiene i Bucks al comando esibendo tutto il repertorio offensivo. L’equilibrio resta tiratissimo e il punteggio fotografa la tensione prima dell’ultimo quarto (81-77). La volata è degna dei playoff: Maxey, in fiducia totale, manda in crisi la difesa di Milwaukee sia segnando che creando, e i Sixers tornano sopra. Spinti dal pubblico, i Bucks ritrovano la mano da tre: Myles Turner firma il sorpasso a 15 secondi dal termine, ma Maxey pareggia dalla lunetta e spinge la gara ai supplementari (106-106).

All’OT Milwaukee - ricordiamo l'assenza di Giannis Antetokounmpo infortunato - raddoppia su Maxey per togliergli palla: tocca a Justin Edwards e Quentin Grimes prendersi responsabilità, mentre Ryan Rollins si aggrappa alla partita e tiene viva la speranza Bucks. La differenza, però, torna dalla linea: prima Grimes, poi Maxey convertono i liberi che sigillano un successo di carattere in back-to-back, chiuso sul 123-114 per Philadelphia. È la fotografia di una squadra che, senza Joel Embiid, trova nel perimetro e nel controllo dei possessi la propria identità, con George a impostare il tono e Maxey a finalizzare.