A2 - Pistoia, Gabriele Benetti: «Il recupero sta andando bene, voglio dimostrare che posso tornare»
Dopo più di due mesi dall’infortunio, rimediato in allenamento, che lo ha messo ko per parecchi mesi, è tornato a parlare il capitano associato di Estra Pistoia Basket, Gabriele Benetti. In lui c’è grande voglia di rivalsa perché vuole dimostrare ancora una volta che può tornare in campo, con più grinta e più determinato che mai. Dopo l’intervento per la ricostruzione del legamento del crociato anteriore del ginocchio destro, grazie al lavoro svolto dal professor Zini a Cotignola (Ravenna), ha iniziato immediatamente il percorso di riabilitazione con il supporto del preparatore atletico e del fisioterapista biancorosso, Luca Tasselli e Leonardo Natali assieme ai relativi collaboratori, e la supervisione dei medici sociali per rimettersi in forma quanto prima. Stampelle già abbandonate da tempo, qualche tiro in palestra qua e là per non disabituarsi e il sostegno che fornisce ai compagni dalla panchina in occasione di ogni match dell’Estra.
“Il recupero sta andando molto bene e siamo molto soddisfatti dei progressi – ammette Gabriele Benetti – è ovvio che il percorso è lungo ma rimango super carico all’idea di tornare. Quando mi sono fatto male mi è certamente crollato il mondo addosso visto che partivamo per una stagione di riscatto e stavo bene fisicamente. Rispetto ai precedenti infortuni, però, l’ho presa in maniera diversa cercando di rimanere positivo. E’ per questo che voglio stare il più vicino possibile ai miei compagni, senza farmi vedere abbattuto ma portando sempre un atteggiamento buono. In questo periodo sicuramente chi mi è stata più vicina è mia moglie Alice, che l’ha quasi presa peggio di me quando è successo l’infortunio. Ma per me questa è diventata una sfida personale: in tanti mi hanno dato per finito e voglio dimostrare che posso tornare. Lo devo a me stesso e anche ai miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici affinché io diventassi un giocatore”.
Parole tutt’altro che banali quelle di Gabriele, pronunciate con il groppo in gola e con una notevole commozione mista, perché no, anche alla rabbia. Ma da qui si riparte per gettare le basi per il ritorno in campo e, nel frattempo, la necessità da capitano associato di stare al fianco dei compagni e affrontare con loro i momenti difficili, come quelli attraversati durante le cinque sconfitte consecutive, ed anche quelli di maggior serenità leggasi post-Roseto e questa settimana che porterà all’inizio di un nuovo trittico di gare ravvicinate contro Scafati, Avellino e Cento con due partite su tre alla Lumosquare.
“Durante la stagione capita di avere dei momenti no e passare delle difficoltà, penso che faccia parte del percorso di crescita di una squadra – prosegue il numero 0 di Estra Pistoia Basket – siamo un gruppo sostanzialmente nuovo e un calo poteva essere prevedibile, c’è solo da lavorare per uscirne insieme al meglio. Su come sono andate le varie partite, ovviamente non posso sapere i motivi tecnici delle prestazioni, mancandomi la presenza in campo: la settimana dopo Rieti è stata molto pesante, questo lo sappiamo bene, e forse ci siamo messi anche molta pressione addosso che ci ha portato a non farci più riuscire quello che sapevamo fare. Le critiche? Penso che si riferissero al modo in cui sono arrivate certe sconfitte perché può succedere che il risultato non arrivi ma bisogna uscire dal campo sapendo di aver dato tutto. Probabilmente, in queste settimane di difficoltà è mancata la capacità di darsi una mano l’un l’altro ma, domenica scorsa contro Roseto, ho rivisto tutto questo oltre a tanta energia ed è per questo che ci stiamo focalizzando su ciò che è andato bene da questa partita per affrontare nel migliore dei modi le prossime, a partire dalla difficile trasferta di Scafati. E poi possiamo contare sui nostri tifosi che sono fondamentali, ci stanno vicini ed anche la società sta facendo di tutto per avere quante più persone possibile alla Lumosquare come in vista delle prossime sfide casalinghe con agevolazioni sui biglietti“.
Infine, il capitano associato di Estra si è soffermato anche sull’apporto che stanno dando i ragazzi più giovani alla causa biancorossa. “Veniamo da una partita come quella contro Roseto nella quale Filippo Gallo ha fatto una grandissima prestazione – conclude Gabriele Benetti – sa che ci aspettiamo molto da lui e che deve affrontare tutte le sfide in quel modo lì. C’è poi Nicolas Alessandrini che si è ritrovato a dover coprire un ruolo importante e ha risposto presente, solo che penso sia normale che possa avere degli alti e bassi mentre di Federico Stoch apprezzo la voglia e la grinta che mette quando entra in campo, penso che sia l’esempio concreto di ciò che significa giocare a Pistoia. Per quanto riguarda coach Tommaso Della Rosa, infine, non c’è da mettere in dubbio che la squadra lo segua: tutti sono qui per dare il massimo”.