Nuggets vincenti a Memphis. Con Murray e Jokic decisivi, Denver resta “best of the rest”
Dietro l’intoccabile Thunder, i Nuggets confermano di essere la squadra più solida dell’Ovest: vittoria 125-115 a Memphis, frutto di una battaglia durata 48 minuti. L’avvio è complicato per gli uomini di David Adelman, che segnano solo dopo 2’40, ma i Grizzlies non capitalizzano e perdono subito Zach Edey per infortunio. Jaylen Wells prova a tenere in piedi i padroni di casa, ma Denver trova ritmo con Jamal Murray, autore del primo strappo (8-0) e trascinatore offensivo.
La differenza arriva con la panchina: Valanciunas, Hardaway Jr. e Nnaji rispondono presente in una fase chiave, permettendo ai Nuggets di gestire sei minuti senza Murray e Jokic (17 punti, 10 rimbalzi, 16 assist). Memphis reagisce con l’ottimo Jock Landale (11 punti nel secondo quarto), ma all’intervallo Denver resta avanti 62-54. La partita si accende nella ripresa: Cam Spencer e Peyton Watson si sfidano da tre, con Watson (27 punti totali) protagonista assoluto nel compensare l’assenza di Aaron Gordon.
Il colpo di scena arriva sul buzzer del terzo quarto: Nikola Jokic, più distributore che realizzatore fino a quel momento, segna dalla metà campo con naturalezza e spezza l’inerzia. Denver sembra aver fatto il più difficile, gestendo bene anche i minuti senza il suo leader. Murray continua a brillare con 29 punti e 8 assist, leggendo perfettamente i raddoppi difensivi e mantenendo fluidità offensiva. Cam Johnson firma un 3+1 per il +17 (108-91), ma Memphis non molla e risponde con un 12-0 guidato ancora da Landale. Nel finale serve il tandem Murray-Jokic, coinvolto in tutti i canestri decisivi degli ultimi minuti, per blindare il successo e mantenere Denver in scia al Thunder. Una vittoria di carattere e profondità, che certifica i Nuggets come “best of the rest” in questo avvio di stagione.