Serie B - Gli Stings Mantova si impongono al PalaFerrari dell'Olimpia Castello
Cade (ancora) in casa l’Olimpia Castello che lascia sul campo amico altri 2 punti (quinta sconfitta al PalaFerrari) in un frangente di stagione certamente non felice. Né fortunato, con Pederzini che si prevede dovrà stare fuori a lungo e con Galletti ormai sulla strada del rientro dopo il problema al piede. Certo, quando di fronte ci si trova un giocatore in stato assoluto di grazia, nella miglior versione della sua (fortunata) carriera che segna ben 39 punti, come Boudet, alla fine si ha la (quasi) certezza che ben poco altro si poteva fare, per evitare la sconfitta. E’ altrettanto certo, però, che dopo la rimonta dal -15 al -2 agli sgoccioli del primo tempo, l’inerzia del gioco pareva quantomeno in equilibrio. E, invece, al rientro in campo si è registrata una fuga lenta, ma inesorabile di Mantova che si è fatta trascinare dall’argentino (19 punti dopo i 20 della prima frazione) e da un incredibile Gino Ciorciari, neo maggiorenne che in una stagione e mezzo aveva segnato solo 40 punti: con un quarto quarto da incorniciare, l’ala realizza, in 11’, 4 triple (praticamente consecutive) che sono veri e propri macigni sulle residue velleità dei padroni di casa. Finisce con il +22 per i virgiliani.
Difficilmente è possibile assistere a prestazioni di tali proporzioni di un singolo avversario: l’argentino classe 1997, sceglie il PalaFerrari per far registrare la miglior prestazione balistica della sua carriera: in 38’ in campo (con tanto di gesto di stizza al momento del richiamo in panchina per la standing ovation a pochi istanti dalla sirena) segna da sotto (16/19), segna dall’arco (1/1), segna dalla linea della carità (4/5), cattura 14 rimbalzi, piazza 8 assist con un eccezionale, simil-pazzesco, 56 di valutazione. Una prestazione da applausi per un giocatore che ha dimostrato di essere fuori categoria, in una eccellente serata al tiro. Questi 39 punti rappresentano il “best score” di Boudet.
Ma, come già detto, anche Ciorciari merita applausi per il suo ultimo quarto, con 4 triple infilate; quindi ci sono le prestazioni da ottime “spalle” a Boudet: Barbieri infila 14 punti e guadagna 15 di valutazione, Peralta corre forte e segna pure 8 punti con 2 triple, Aguirrezabala e Verri si limitano a gestire il gioco, piazzando qua e là qualche cesto per rimpinguare il proprio bottino.
In casa Olimpia c’è Alessandro Vigori che parte un po’ schiacciato sotto canestro, per poi rialzarsi a livello realizzativo dopo l’intervallo con 13 (dei 18) punti, guadagnando 21 di valutazione. Anche Carpani migliora col tempo, soprattutto nella ripresa, segnando il primo 12 punti (su 14), ma è Fabio Castellari ad illuminare (seppur solo a strappi) il PalaFerrari con 6 punti nel 1° tempo e 5 (con una tripla) nella ripresa e tanta sostanza in mezzo al campo. Con 16 di valutazione! Torreggiani e Grotti tentano di guidare la squadra, ma non lasciano tracce decisive a referto (seppur Leonardo segni 9 punti). Domenichelli segna 8 (sugli 11) punti nel primo quarto, prima di sparire al tiro. Torri segna una tripla per tempo per gli 8 punti personali in serata. Spazio negli ultimi 90 secondi per Mengozzi e Avoni.
Mera cronaca. La sfida si può riassumere (per sdrammatizzare) in Olimpia Castello-Boudet, visto che lungamente durante il match l’argentino ha viaggiato oltre al 55% di punti realizzati complessivamente dal Mantova. Tant’è che, dopo 5’30” di gioco nel 7-11 per gli ospiti vi sono solo punti di Boudet. Dopo il timeout di coach Agresti, Mantova trova un paio di cesti dall’arco (2 triple di Barbieri, 1 di Peralta) con cui allunga fino al 16-24 di fine primo quarto. In ogni caso, l’Olimpia appare ancora in equilibrio con gli avversari e concentrata sul match.
A metà della seconda frazione, però, gli ospiti volano sul +15 (20-35) anche grazie alla tripla di Verri e ai cesti di Aguirrezabala e Bortolotto, ma i padroni di casa infilano 3 minuti ad altissima intensità, conditi da un’improvvisa precisione al tiro: l’Olimpia a 2’ dall’intervallo di ritrova sul -2 (33-35) firmando un ottimo parziale di 13-0. Il tutto procurato dalle fiammate di un ispirato Fabio Castellari (che, tra l’altro, festeggia il 20° compleanno con 11 punti complessivi), di Torreggiani di Domenichelli sulla cui tripla (che, però, resterà l’ultimo cesto del suo match) coach Romero è obbligato a chiamare il timeout. Altrettanto incredibilmente, alla ripresa del gioco i padroni di casa smettono di segnare e concedono un contro-break agli ospiti di 7-0 con cui ci si ferma all’intervallo (33-42).Break che si allarga ad inizio ripresa, con Mantova che scappa sul 33-47 al 1’, con 5 punti filati di Boudet. Nonostante l’inerzia sia tornata in mano a Mantova, i castellani alzano di nuovo la testa e rosicchiano qualche punto sul 40-49 e 47-55 appena superata la metà frazione. Gli ospiti reagiscono mostrando i muscoli, andando a chiudere il 3° quarto sul 50-67.
Il sipario cala sul match con i liberi di Pasquino che firmano il 50-70 dopo 1’: da lì, nessun problema per i biancorossi che gestiscono, divertendosi e divertendo i diversi tifosi che li hanno seguito al PalaFerrari, nei restanti 9’. Boudet continua a segnare in maniera indisturbata penetrando sul pitturato con continuità. Appena trascorsa la metà del quarto sale in cattedra il giovane Ciorciari che vive il suo “magic moment” in carriera realizzando 4 triple consecutive che lo esaltano, giustamente. Il vantaggio degli ospiti resta sempre ancorato alle 20 lunghezze, prima che Pettovello si trovi con la palla in mano a pochi passi dal canestro a fil di sirena: suoi gli ultimi punti del match che si chiude sul 73-95.
OLIMPIA CASTELLO-STINGS MANTOVA 73-95
(Parziali: 16-24 / 33-42 / 50-67)
Olimpia Castello: Carpani 14, Avoni, Torreggiani 9, Mengozzi, Castellari 11, Grotti 2, Domenichelli 11, Torri 8, Vigori 18, Garuti. All: Agresti
Mantova: Verri 7, Boudet 39, Bortolotto 2, Barbieri 14, Pasquino 4, Pettovello 2, Ciorciari 12, Perfigli, Peralta 8, Aguirrezabala 4, Ziviani, Fabi. All: Romero
Arbitri: Riccardo Tramontini di Silea (Tv) e Andrea Marzellotta di Villafranca di Verona (Vr)