Gli Heat battono i Mavs: Herro rientra e decide nel finale, quinta vittoria consecutiva
Dietro Pistons e Raptors, sono gli Heat la terza forza calda dell’Est e sfruttano la visita dei Mavericks per allungare la striscia a cinque successi consecutivi. La serata coincide con il ritorno in campo di Tyler Herro, all’esordio stagionale, subito decisivo nelle letture e nel ritmo dell’attacco di Miami. Nonostante assenze pesanti (Norman Powell, Andrew Wiggins e Nikola Jovic), i padroni di casa tengono botta su un calendario serrato, disputando il terzo impegno in quattro sere. Herro, particolarmente a suo agio dalla media e al ferro, trova sponde solide nel frontcourt: Bam Adebayo incide con 17 punti, mentre Kel’el Ware firma una doppia-doppia di peso da 20 punti e 18 rimbalzi. Il dominio nel pitturato emerge nei dettagli: rimbalzi, punti in area e second chance che indirizzano l’inerzia dalla parte dei Floridiani. Dallas risponde come può, tenendo la partita viva con energia e un’attenzione costante alla transizione difensiva.
Pur avanti all’intervallo (52-44) e al sicuro nel terzo quarto con margine in doppia cifra, Miami deve stringere i denti nel finale contro la spinta texana guidata da un ispirato PJ Washington (27 punti) e alcune triple di Klay Thompson. A un minuto dalla fine, Cooper Flagg si guadagna il contatto con la mano sinistra e pareggia sul 102-102, poi Adebayo sbaglia dalla linea di fondo offrendo ai Mavs il possesso del sorpasso. La tensione sale al Kaseya Center, ma gli episodi chiave devono ancora arrivare. Lo stesso Adebayo si riscatta intercettando con troppa facilità la rimessa dopo timeout di Dallas, e Herro converte in semi-transizione un floater ad arco che diventa la giocata-simbolo della sua serata di rientro. Washington manca una buona conclusione dal corner, poi spreca la seconda chance dopo una palla persa degli Heat su un’ulteriore rimessa: lì si spegne la rimonta dei Mavericks e Miami sigilla il risultato dalla lunetta. Per Simone Fontecchio 8 punti con 0/7 da tre punti, 5 rimbalzi, 5 assist in 21'08" in campo. Quinta vittoria consecutiva e conferma di identità: solidità mentale, controllo del pitturato e un Herro subito protagonista.