LBA Playoff | Olimpia Milano, Christos Stavropoulos "Forum dacci una mano"

LBA Playoff | Olimpia Milano, Christos Stavropoulos "Forum dacci una mano"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Christos Stavropoulos, general manager dell'Armani, lancia un appello alla Milano dei canestri per avere il supporto del pubblico al Forum di Assago per questi playoff che si annunciano complicati come non mai sulle colonne della Gazzetta dello Sport. E oggi si comincia con Reggio Emilia gara 1 dei quarti di finale.

Tifosi. Abbiamo bisogno della nostra gente e stiamo lavorando al massimo per portarla a palazzo. Avremo bisogno subito di una mano del nostro pubblico. Spero sia chiara l'importanza di questo quarto di finale. Reggio va rispettata, o avremo sorprese. Penseremo a una partita alla volta.

Ma non è una finale annunciata? Arrivare a giocarla sarà uno stimolo, non un'ossessione. Non per me, che vengo da anni di derby Olympiacos­Panathinaikos. È ovvio che vogliamo fare meglio dello 0­4 dell'anno scorso, che vogliamo vincere, così come sono evidenti i progressi della Virtus, che con Hackett e Shenghelia si è rafforzata. Devo fare loro i complimenti per l'ingresso in Eurolega, avere due squadre italiane farà bene a tutti.

Scudetto: la pensa come Carlo Fabbricatore. Se giochi a Milano è il tuo obiettivo ogni anno, qui non si gioca per il secondo posto e non siamo sazi. Ma prima ci sarà un percorso. Potremmo incrociare Brescia, che ha fatto un grandissimo lavoro, e così Sassari. Il campionato è molto competitivo, ed è una gran cosa.

Bilancio EuroLague. In Eurolega l'obiettivo erano i playoff e lo abbiamo centrato. Al momento decisivo non eravamo al meglio: dopo gli infortuni gravi di Shields e Mitoglou sono arrivati i casi di doping e le assenze decisive di Delaney e Melli. Abbiamo lottato, forse al completo saremmo passati. Siamo amareggiati ma orgogliosi. E quella vittoria in Gara 2 con l'Efes mi ha commosso come poche altre volte, abbiamo dimostrato un cuore incredibile.

Cosa è mancato. La nostra idea era di fare una squadra profonda. Purtroppo siamo diventati corti per varie ragioni, abbiamo dovuto cambiare assetti, perso ritmo, recuperare giocatori chiave. Più che la qualità, ci è mancata la continuità.

Danneggiati dai veleni e dalle polemiche? Per nulla. Noi vogliamo aiutare la Nazionale e continueremo a farlo, fin dove si può. Con i giocatori, da Alviti a Biligha, abbiamo fatto del nostro meglio, ma non è colpa nostra se i calendari intemazionali sono andati a sovrapporsi a quelli dell'Eurolega, che c'erano già. La situazione va gestita col buon senso, è chiaro a tutti che vada trovata una soluzione. Sugli arbitri, intendiamoci: le critiche di Ettore erano costruttive e puntano al miglioramento del sistema. E se non parla uno con la sua esperienza e la sua visione, chi altri può farlo? Si chiede sempre a Milano di essere traino del movimento e noi continueremo a esprimere le nostre idee in modo propositivo. E sulla tv, crediamo al basket in chiaro: dalla Lega vorremmo più idee creative, regole più rigide per evitare squadre-­meteora e progetti più di qualità e meno di quantità.

Basket mercato. Capisco l'attenzione su di noi, l'Armani è una grande società, ne siamo fieri, ci fa piacere. Capisco che qualche giocatore vorrebbe venire a Milano, che qualche agente voglia portare i suoi assistiti qui. Ma non diremo altro, non è giusto per i ragazzi che si stanno giocando lo scudetto e nemmeno per chi sta in altre squadre. Noi le nostre valutazioni le stiamo facendo, ai giornalisti chiediamo solo di verificare le notizie, di non fare copia e incolla

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