Lega A - Presente e futuro Vuelle nelle parole di Luciano Amadori

Lega A - Presente e futuro Vuelle nelle parole di Luciano Amadori

Vuelle Pesaro: a salvezza raggiunta - non tanto sul campo, terminare la stagione casalinga con un pesante -27 non è una gran conclusione, ma certamente grazie alle vicende extrasportive di una avversaria annegata nelle manie di grandezza non corroborate da adeguata capacità finanziaria - il presidente del Consorzio Pesaro Basket Luciano Amadori ritesserà i fili dei soci e degli sponsor per pensare alla prossima stagione. E si racconta così alla penna di Camilla Cataldo.

Annate difficili. Non è stata l'annata più difficile, che in assoluto secondo me è stata la prima. Siamo partiti, sei anni fa, con una situazione drammatica. E' complicato quando hai un buco e pochi soldi. Questa stagione è stata strana, la squadra ha avuto un'involuzione che non so spiegarmi e non mi compete parlarne perché non sono un tecnico. Giocavamo bene, siamo andati vicini a vincere molte volte anche con squadre ben attrezzate, sembrava mancasse poco per fare il salto di qualità.

Salvati, con scuse. Domenica ero dispiaciuto molto per il pubblico. A fine partita sono salito in curva per scusarmi con i tifosi, mi rincresce molto ciò che è successo. Il gruppo organizzato ci segue sempre anche in trasferta e mi piacerebbe regalargli qualche soddisfazione. Domenica è stata una giornata triste, però non dimentichiamoci che ci siamo salvati.

Costa e Cioppi all'addio? Mi fermano per strada per chiedermene conto. E anche di un eventuale addio di Cioppi, che hanno sentito chissà dove. Non so nulla e mi dispiacerebbe se se ne andassero, non è semplice allestire una squadra con pochi soldi. Però, se l'opportunità di Milano fosse concreta, sarei felice per Ario.

Budget. I conti sono a posto e ne andiamo orgogliosi, con tutto quello che succede in giro. Ci sono pure società che hanno investito tanto e si ritroveranno fuori dai playoff. Noi abbiamo speso circa due milioni e mezzo e abbiamo sempre il budget più basso, ciò che serve - lo ripetiamo - è un proprietario che affianchi il Consorzio. Con il 50% del budget in più, lotteremmo per i playoff. In caso contrario, più di così il Consorzio non può fare e consideriamo che più della metà dei soci arriva da fuori regione.