Italia - Gianmarco Pozzecco: "La coesione per me vale più di una vittoria"

Italia - Gianmarco Pozzecco: "La coesione per me vale più di una vittoria"

Il CT azzurro Gianmarco Pozzecco analizza il gruppo che ha scelto in vista di un estate che sarà lunga e piena di appuntamenti, a partire dal ritiro a Pinzolo in vista delle qualificazioni al Mondiale 2023 ed EuroBasket 2022. Alcune delle sue dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport.

Rapporto con la squadra. La loro gratificazione è la mia gratificazione. Io sono un tipo diretto, i giocatori mi conoscono. Sanno che non faccio l’amico a parole e poi nei fatti non mi fido di loro. Ma tutti i buoni rapporti hanno bisogno di essere credibili e la credibilità deriva solo dai risultati. E deve esserci condivisione nel prendere e accettare le mie scelte. L’altra sera Baldasso, che non è entrato in campo, mi ha detto: “Poz ti vorrei uccidere perché non mi hai fatto giocare ma ti voglio bene lo stesso”. È giusto che fosse arrabbiato, ci mancherebbe, ma ha capito e rispettato la mia scelta. È questo lo spirito che chiedo alla mia Nazionale. Tutti torneranno utili. Siamo e saremo una famiglia allargata. Questa coesione per me vale più di una vittoria.

Differenza tra gli azzurri all’estero e quelli in Italia. È semplice: in Serie A, tolti alcuni big, gli italiani sono subordinati agli stranieri ai quali vengono delegate le maggiori responsabilità. All’estero i nostri vivono questa situazione dalla parte dei più forti perché, in quanto stranieri, tocca a loro fare la differenza e devono essere subito molto performanti per avere spazi.

Simone Fontecchio. Ho detto a Simone che entro due anni deve essere in Nba da protagonista. Ha tutto per sfondare. Lui è il nostro Andrea Meneghin. È il complimento più bello che posso fargli.

Gigi Datome e Nicolò Melli. Datome è un concentrato di positività dentro e fuori. Una grande anima con cui mi sento in grande sintonia. Ci basta uno sguardo per intenderci al volo. Nic è unico. Non ho mai visto un giocatore tanto decisivo sui due lati del campo. Non ha paragoni coi campioni di ieri e di oggi. È il nostro collante, ci darà gli equilibri giusti.

Danilo Gallinari. Gallo deve fare il Gallo, cioè il più forte giocatore italiano. Mi aspetto che sia un protagonista assoluto. Ma, per spingere l’Italia, deve giocare fuori dai suoi canoni americani, e adeguarsi a un contesto di basket europeo.