Trapani Shark: salta il tavolo di lavoro con il Comune, si va allo scontro?

Fonte: Umberto De Santis
Trapani Shark: salta il tavolo di lavoro con il Comune, si va allo scontro?

Il tavolo di lavoro previsto per il 19 agosto tra il Comune di Trapani e la Trapani Shark rischia di essere già nel dimenticatoio. Secondo quanto scrive stamani Il Giornale di Sicilia, Valerio Antonini avrebbe avuto la "bella pensata" di non parteciparvi, lasciando quindi l'Amministrazione Tranchida con un pugno di mosche e la necessità di dover cominciare un procedimento giudiziario che stabilisca la validità o meno della convenzione stipulata due anni fa, giusto per non ritrovarsi oggetto di indagine da parte della Corte dei Conti (e della relativa sanzione individuale per i pubblici amministratori) e salvare le chiappe anche nel caso di dover essere soccombente nella causa con il club.

D'altra parte, se ritiene di avere pienamente ragione, Antonini non ha motivo di trattare alcunché con il Comune sapendo di poter tirare avanti anche in questa situazione di apparente incertezza visto che ha le chiavi del PalaShark. Una causa, tra primo grado, appello e Cassazione si potrebbe trascinare avanti anche per una decina di anni, Tranchida e la sua giunta essere diventati un pallido ricordo del passato e nel frattempo potrebbe essere arrivata una nuova Amministrazione politicamente più vicina al presidente a trovare una soluzione. Il prezzo da pagare? Attendere le prossime elezioni per rovesciare la maggioranza in Comune e far ripartire il progetto della Cittadella dello Sport che, adesso, verrà inevitabilmente affossato.

La Shark non invierà i propri tecnici all'incontro di domani, ma sarà presente al vertice del 21 voluto dal prefetto Daniela Lupo anche per i risvolti sociali e di ordine pubblico della vicenda. In questo tipo di problemi riteniamo che Antonini abbia delle responsabilità. I suoi numerosi post su questa faccenda hanno dato grande visibilità a persone che, trattando la questione con meno enfasi, sarebbero rimaste quasi nell'anonimato. Forse il presidente si è sentito assediato e perfino tradito. Alzando la voce ha indubbiamente concentrato l'attenzione di tutti ed eluso eventualità di ricatti più o meno velati. Adesso si va verso la strada del Tribunale, dove non si giocherà più a carte coperte. Ma secondo noi la Trapani Shark può continuare a giocare nel suo impianto per un tempo molto molto lungo. Senza aria condizionata.