Trapani & PalaShark, la crisi avanza: Barbara si dimette, l'ombra della Corte dei Conti

Trapani & PalaShark, la crisi avanza: Barbara si dimette, l'ombra della Corte dei Conti
© foto di Pappalardo/Ciamillo

Ci piacerebbe parlare soltanto di pallacanestro, ma sembra che a Trapani questo non sia possibile. È sempre più evidente che si tratta prima di tutto di uno scontro personalistico tra il sindaco Tranchida e il proprietario della Sport Invest Antonini. Per buona fortuna la necessità di portare altrove la squadra, segnatamente a Kranjska Gora in Slovenia, si è rivelata la scelta giusta per tenerla fuori dall'ambiente di polemiche avvelenate che si respira in città. Già perché da una discussione sull'aria condizionata che non c'è al PalaShark si è arrivati a una giunta che governa il comune che perde pezzi come in una partita a scacchi, mentre incombe un danno erariale che metterebbe in azione la Corte dei Conti. 

Ieri sera, verso le ventitrè, con una diretta Facebook si è dimesso l'ex potente assessore allo Sport Barbara. Osannato amico di Antonini, insieme a Tranchida, quando calcio e basket sembravano assicurare consenso, ed ora ritenuto di essere "troppo amico" del vulcanico presidente romano al punto che secondo TP24 il sindaco "lo avrebbe accusato di essere “al guinzaglio di Antonini”. Nella diretta FB, seguita a quella di Antonini sui social in cui viene trasmessa anche una telefonata riservata tra i due, Barbara annuncia le dimissioni e la sua indisponibilità: "Mi dimetto perché non è più possibile portare avanti incarichi di governo, non è più possibile essere se stessi”.

Le conseguenze della rescissione della convenzione del PalaShark e un mancato adeguamento della stessa (non necessario secondo le tesi della Trapani Shark, occorre ricordarlo) che tenga conto della mutata ragione sociale del club, secondo Barbara sono importanti: “La convenzione per me è valida, l’ho detto in tutti i modi. Il bando non è necessario... Credo che qualcun altro dovrebbe valutare di rivedere la propria posizione. Giacomo (Tranchida, ndr), rivedi la convenzione. Serve semplicemente aggiornarla, evitiamo al Comune il rischio di un danno erariale clamoroso. Per il Comune sarebbero problemi seri se la richiesta di risarcimento danni dovesse andare in porto”.

Lo scenario più probabile prevede, a questo punto di una situazione personale insanabile, che una giunta che perde pezzi vada verso nuove elezioni comunali nel mezzo di una causa in tribunale, indebolendo ulteriormente la posizione dell'Ente amministrativo. Nel frattempo la logica conseguenza, per salvaguardare l'integrità del PalaShark, sarebbe quella di lasciare alla Trapani Shark la gestione corrente e la manutenzione dell'impianto per poter continuare l'attività. Ma non sarebbe una gentile concessione di Tranchida, come aveva lasciato trapelare in una precedente dichiarazione, ma una necessità per i giudici di un Tribunale di non creare ulteriori danni erariali a una struttura pubblica. Bisogna saper perdere, cantava Caterina Caselli.