Continua fibrillazione sul PalaShark, Tranchida: «Nessuno è indispensabile. Nemmeno io»

Continua fibrillazione sul PalaShark, Tranchida: «Nessuno è indispensabile. Nemmeno io»

La giunta del comune di Trapani si è riunita con un ordine del giorno dove, naturalmente, la spinosa vicenda legata alla convenzione per il Palasport con la Trapani Shark l'ha fatta da padrona al punto che il primo cittadino si è dovuto spendere per gettare acqua sul fuoco riguardo alle voci di possibili dimissioni di alcuni assessori. Il clima resta incandescente e ovviamente, il presidente del club Valerio Antonini ha alimentato le fiamme con l'ultima sua dichiarazione: "Sembra che ci si stia orientando verso il disconoscimento della convenzione. Siamo pronti a partire legalmente su tutti i fronti".

La vicenda del Palashark si trascina da mesi e ha assunto contorni sempre più politici, minacciando la tenuta della maggioranza comunale, secondo quanto scrive oggi Il Giornale di Sicilia. Il rischio di dimissioni tra gli assessori coinvolti nei tavoli tecnici è concreto, mentre la tensione cresce a pochi giorni dal ritorno in città della squadra dopo il ritiro a Kranjska Gora. Formalmente è la trasformazione giuridica della società granata, passata nel 2024 da associazione sportiva dilettantistica a società a responsabilità limitata per ottemperare agli obblighi di legge che comporta la partecipazione al campionato di Serie A di pallacanestro perché professionistico, ha sollevato dubbi sulla validità della convenzione trentennale per l’uso del palazzetto.

Secondo il Comune, il cambio di status giuridico comporterebbe la decadenza dell’accordo, riservato a enti senza scopo di lucro. I vertici della Trapani Shark ribattono che si tratta di una semplice trasformazione con piena continuità giuridica, e che quindi non dovrebbe avere effetti sul rapporto concessorio fino alla sua scadenza (la concessione è trentennale). Sono stati avviati tavoli tecnici e richiesti pareri legali, ma la questione resta irrisolta e continua a generare polemiche mentre l'inizio della stagione agonistica è sempre più vicino con tutti i danni di immagine che può provocare a un club appena entrato nell'elite del basket italiano e che si appresta alla prima partecipazione ad una coppa continentale.

Il sindaco Tranchida ha cercato di smorzare i toni, dichiarando: "Abbiamo fatto sette minuti di giunta serenissima, approvando alcuni atti. Altro che giunta infuocata". A Palazzo D'Alì circolano voci su una possibile crisi di governo legata alla mancata nomina del vicesindaco, ma il primo cittadino ha risposto: "Gli assessori sono tutti importanti, ma nessuno è indispensabile. Nemmeno io". Infine, ha ribadito il suo impegno per la squadra: "Il Palazzetto resterà la casa della Shark. L'ho scritto e sottoscritto il 14 agosto". Ma se le condizioni sono da capestro e vessatorie, non si dovrebbe meravigliare che la controparte non faccia di tutto per arrivare ad una soluzione migliore. E nel tutto c'è anche quello di aver provocato la nascita di una nuova formazione politica sul territorio.