Saliou Niang non ci sta sui giovani: «Quando sento dire che serve coraggio un po' mi viene da ridere»

Saliou Niang sta disputando un Europeo di altissimo livello. A 21 anni, alla prima competizione in carriera con la maglia della Nazionale, sta dando una grande mano all'Italbasket garantendo sempre energia, atletismo e giocate preziose, in entrambe le metà campo e a rimbalzo. "Un pizzicotto per svegliarmi? Ma no, ho vissuto tutto d'un fiato ma sono ben cosciente di quello che sta accadendo. Certo se ripenso ad un po' di tempo fa posso dire che non mi sarei aspettato tutte queste cose. Ma non è casualità, è frutto dell'impegno che ho messo e metto ogni giorno per cercare di migliorare. Dentro ho qualcosa che mi spinge sempre a dare di più. Ad arrivare dove? Nella Nba, non ho dubbi sull'obiettivo".
Niang è riuscito da giovanissimo a trovare spazio in Serie A, cosa non scontata e che spesso agli altri giovani non riesce. "Non riesco a darmi una risposta. Quando sento dire che serve coraggio un po' mi viene da ridere. I giovani se hanno talento devono essere messi in campo. Hanno diritto a poter commettere degli errori e poi a correggerli. Se preventivamente si decide di non farli giocare il discorso cade. I nostri under 20, per esempio, hanno bisogno di essere protagonisti".