Luca Banchi: «Gli italiani giocano poco? Non sono paladino di questo pensiero perché...»

In merito al tema dell'utilizzo degli italiani in Serie A, dice la sua anche il nuovo CT dell'Italbasket Luca Banchi. "Non sono un paladino di questo pensiero", esordisce Banchi a La Gazzetta dello Sport. "Ognuno ha il suo percorso, non credo alle fughe di talenti perché in Italia non sappiamo valorizzarli, credo a un mercato globale in cui i ragazzi valutano il contesto ideale per la loro valorizzazione. Il percorso di Ellis, Niang e Diouf dice che anche in Italia c'è modo per affermarsi. Se qualcuno vede la piattaforma ideale all'estero, come Nazionale siamo qui a sostenerne le scelte e da ct continuerò a seguirli e monitorarli, senza che sia un pretesto per dire che scappano dall'Italia perché non hanno opportunità".
A questo si lega il percorso dei giocatori dell'U18 e U20 attesi nelle prime squadre. "La loro crescita dipende dalle scelte dei club e dal lavoro degli allenatori. L'attività intermedia che manca tra giovanili e prime squadre dovremo essere tutti capaci di saperla costruire, e i mini raduni che iniziamo a fare ne sono una testimonianza. Per far toccare ai ragazzi l'ambiente azzurro, e perché trasferiscano il loro entusiasmo quando tornano nei club, gratificandoli così dei loro investimenti", aggiunge Banchi, che da domani per due giorni lavorerà nel primo mini raduno dopo aver annunciato i convocati la scorsa settimana.