A2 - «Sono preoccupato»: Cividale, scatta l'allarme. Le parole di Pillastrini e Micalich

Scatta l'allarme in casa Gesteco Cividale dopo la sconfitta contro Ruvo di Puglia. In Friuli è arrivata la prima vittoria del club pugliese in Serie A2, guidata da un grande Moody. "La squadra è menomata. Serviva una grande partita difensiva, con 30 punti subiti nel primo quarto diventa un Everest. Sconfitta giusta. Una partita che temevo tantissimo, abbiamo perso in maniera netta. Dobbiamo pensare alla prossima, credo che Freeman in settimana tornerà ad allenarsi. Faremo un controllo a Ferrari per vedere come va la sua gamba. Ma non ci siamo mai appellati alle assenze", ha esordito il presidente Micalich. "Chiaro che da qualche giocatore mi aspetto di più, sono in un posto speciale, con un ambiente speciale dove nessuno ti rompe le balle. Questa maglia è una maglia particolare [...] Mastellari a Forlì e Torino ha fatto quattro canestri irreali, oggi ha fatto schifo. Ma Martino è questo, se avesse continuità non giocherebbe a Cividale. Ha tutta la nostra fiducia. C'è molto di peggio stasera. Berti è questo o quello di settimana scorsa? Non è possibile. Noi gli vogliamo bene, in settimana ho rinunciato a una proposta per lui perché ci crediamo tantissimo in lui. Oggi però doveva fare di più, pensavo dopo domenica decollasse. Ha tutto per farlo. Ma potrei dire anche Cesana, non può giocare così. Ha giocato 10 minuti? Ne doveva giocare 2. Gli voglio bene, ma deve essere lui a dare di più. Ma anche Marangon, difensore fantastico, ha perso un paio di volte Moody. Da Redivo mi aspettavo molto di più, si è fatto portare via la palla a metà campo a inizio terzo quarto".
Preoccupato coach Pillastrini
"Partiamo dai meriti a Ruvo di Puglia, che ha tirato da tre punti con percentuali straordinarie e con giocatori che difficilmente erano attesi da performance di questo tipo. Ero preoccupatissimo per questa partita, sapevo che loro fossero una buona squadra. Sinceramente non mi aspettavo che la nostra rimonta fosse totalmente legata a iniziative individuali. Sono molto preoccupato per la prima volta in cinque anni, non per la sconfitta, ma non ho mai avuto una squadra che pensa di fare questo poco lavoro di compattezza alla squadra. È un grande segnale e dobbiamo imparare in fretta. Contro Rieti sembrava avessimo contro una squadra stellare, oggi Ruvo di Puglia ancor di più. Forse con le assenze di Freeman e Ferrari l’umiltà scatta, la fiducia delle proprie regole e la compattezza mancano, questa squadra non ne ha. L’esempio deve venire dai giocatori più esperti e più importanti, ci manca questo tipo di esempio. Non abbiamo perso per le assenze, ma perchè qualcuno dei presenti era praticamente assente. Non è un fatto di singoli, ognuno ha giocato per conto suo e questa squadra non è fatta per giocare cosi, non è una mia squadra: il nostro marchio di fabbrica è ben altro", dice Pillastrini. "Oggi eravamo gli stessi della gara con Rieti e del secondo tempo con Torino, questo è inaccettabile. La cosa peggiore è ripetere gli stessi errori, significa che non progrediamo. Farò anche delle scelte nelle rotazioni, oggi ci sono giocatori che sono scesi in campo inspiegabilmente. Siamo tornati in partita, abbiamo rimontato e abbiamo fatto delle scelte sbagliate, dobbiamo costruirci dei canestri facili e fare delle difese solide, se siamo agli eroismi con i tiri da tre punti e alle difese casuali in cui saltiamo a caso, o non siamo concentrati lasciando lo stesso giocatore fare tiri da tre punti, questo vuol dire che non siamo collegati e che abbiamo tanto lavoro da fare. Quando hai qualche giocatore individuale che non si presenta, che fa solo falli, allora non è solo un fatto di prestazioni individuali. Io devo accorgermi prima di queste cose in settimane, togliendo qualche giocatore che sbaglia ripetutamente, quando un giocatore fa due canestri di fila è responsabilità mia tenerlo in campo. Cesana ha fatto una partita di basso livello come molti suoi compagni, non aveva problemi fisici e ha giocato quello che si meritava, Redivo ha giocato 34 minuti: le responsabilità sono mie. Cesana ha giocato poco per scelta mia e stava giocando non come io avrei piacere che giocasse, ma dal punto di viste di scelte qualcuno ha fatto peggio di lui. Abbiamo dato un ruolo centrale a dei giocatori che prima non ce l’avevano: uno adesso non c’è, l’altro fa degli errori che non mi aspetto, ma loro hanno bisogno dii alcuni esempi positivi. A 30 anni uno dovrebbe pensare in termini di squadra, più i vecchi sono degli esempi e più i giovani devono seguirli".