CONI - Il ministro Spadafora svecchia le federazioni: a casa Malagò e Petrucci

CONI - Il ministro Spadafora svecchia le federazioni: a casa Malagò e Petrucci

Lo scorso 9 luglio il Ministro per lo sport Vincenzo Spadafora ha inviato la bozza del Testo unico dello sport al Governo e alle forze politiche (qui). E qui si innesta una piccola rivoluzione per il mondo della pallacanestro italiana: se il testo diventerà legge ci sarà un limite invalicabile di tre mandati per tutti i presidenti di federazioni sportive e di due per la presidenza del CONI. Per cui alle prossime elezioni l'attuale presidente FIP Gianni Petrucci sarà incandidabile aprendo così la corsa a una successione che sembra problematica, visto che fino ad oggi di possibili alternative all'orizzonte non ne sono apparse. Così pure sarà per la poltrona di Giovanni Malagò al CONI.

In una diretta Facebook il ministro Spadafora ha dichiarato in merito al limite temporale alle cariche: “Non vedo perché presidenti e dirigenti che sono in carica da trent’anni non possano lasciare il posto a qualcun altro. Mi piacerebbe confrontarmi con queste personalità e sentire le proprie ragioni e motivi per essere contrari a un provvedimento che limiti i loro mandati.

Questa non è una riforma contro qualcuno e non stiamo minando l’autonomia dello sport, come qualcuno dice. Su 40 presidenti di federazioni 16 stanno lì da quasi 30 anni, ben oltre i tre mandati. Se hanno fatto bene sono contento ma penso che lasciare dopo tanto tempo non sia scandaloso, un bravo dirigente deve anche preparare una successione.

Se volete anche un dibattito pubblico in streaming io sono a disposizione, questa è una cosa che mi diverte molto, non riesco a capire perché non si possa accettare l’idea di un ricambio. Abbiamo inserito la norma sui tre mandati, ossia 12 anni: mi sembrano già tantissimi. Ci sono presidenti in carica dai tempi della lira e da prima dell’attentato alle Torri Gemelle.”

 
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Pubblicato da Vincenzo Spadafora su Lunedì 13 luglio 2020