NBA - Si cerca un compromesso tra salute e spettacolo

NBA - Si cerca un compromesso tra salute e spettacolo

La NBA ha inviato un memo, che ESPN si è procurata, ovviamente, in cui invita le squadre di fatto a tendere a far riposare le loro stelle acciaccate nelle partite casalinghe NON trasmesse sulla televisione nazionale. Quelle in cui il pubblico può vederli solo una o due volte a stagione.

Non è una soluzione brillante per quei franchising che vanno molte volte in onda sulla televisione nazionale (i Lakers ne hanno 43 ...): per loro le opportunità sono ridotte ma per il momento non si può pensare niente di meglio.

La Lega vorrebbe anche un preavviso di 48 ore, e anche lì sapendo che normalmente tutte le star hanno da affrontare piccoli acciacchi, non è così automatica la gestione degli infortuni.

Il culmine è stato toccato con il caso Leonard, che ha saltato due gare sulla Tv nazionale, contro Utah Jazz il 30 ottobre e Milwaukee Bucks il 6 novembre, per mal di schiena. O per gestione del carico?

Per la politica di gestione del carico (ovvero riposo) i Clippers sarebbero andati incontro a una sanzione da 100.000 dollari.

La NBA poi ha chiarito ad Adrian Wojnarowski di ESPN che Leonard aveva un ginocchio dolorante. Non stava riposando.

Colpo di scena! La lega 24 ore dopo ha multato i Clippers per 50.000 dollari dopo i commenti pregame dell'allenatore Doc Rivers in cui ha dichiarato che Leonard "si sentiva benissimo".

Da oggi, i giocatori sottoposti alla "gestione del carico" sono da considerare sani e a riposo. E la NBA ha un sistema sofisticato e puntuale perché le squadre non dichiarino falsi infortuni per far riposare le loro stelle.

Non è facile trovare un compromesso tra spettacolo e salute, ma le richieste di risarcimento fioccano e una strada bisogna pure tentarla.