Saras Jasikevicius e Chus Mateo, un destino comune: l'EuroLeague... o il licenziamento

Saras Jasikevicius e Chus Mateo, un destino comune: l'EuroLeague... o il licenziamento
© foto di Savino Paolella

La stagione di Sarunas Jasikevicius e quella di Chus Mateo hanno parzialmente viaggiato in parallelo. Non in termini di risultati o di gioco, ma in termini di sensazioni per continuare al timone delle loro navi la prossima stagione. 

In entrambi i casi c'è stata una certa sfiducia nel progetto durante tutta la campagna e in entrambi i casi, anche se non ufficialmente, si è pensato, o si sta pensando, di subentrare alla fine della presente stagione. 

La grande differenza, ovviamente, è che il lituano affronta il suo terzo assalto al grande obiettivo per il quale è stato ingaggiato e per Mateo è il primo come ricorda marca.com.

Nel 2018 il Barça, sprofondato all'11° posto, aveva pensato a Sarunas, che però aveva accettato dopo il biennio di Pesic. Per il 2020-21, il progetto Jasikevicius è nato con una richiesta massima: vincere di nuovo l'EuroLeague a più di 10 anni dall'ultima: 2010.

Ma Saras, e Barça, hanno fallito nei primi due tentativi, raggiungendo la finale nel 2021 e caduti in semifinale, contro Madrid, nel 2022. Saras ha una clausola nel suo contratto per cui il suo posto verrebbe rinnovato per un'altra stagione se vincesse l'EuroLeague, altrimenti saremo ai saluti.

Nella serie contro il Partizan, quando il Real Madrid è andato sullo 0-2, il futuro di Chus Mateo era scritto: niente prima squadra per l'anno dopo. Si è parlato addirittura di contatti con Sergio Scariolo per parlare della situazione. 

La storica rimonta nella quinta partita non è che abbia cambiato tutto, ma l'ha messa in una sorta di 'stand by', in un 'vediamo cosa succede'. C'è chi pensa che anche vincendo a Kaunas, Mateo non ci sarà il prossimo anno, ma è difficile capire che il Real Madrid licenzi l'allenatore che gli ha regalato il trofeo continentale, per quanto sia stato messo in dubbio durante la stagione.