Luca Banchi, che lettera del ds Efes: «Questa è stata una stagione da ricordare»

Luca Banchi, che lettera del ds Efes: «Questa è stata una stagione da ricordare»
© foto di Anadolu Efes

Luca Banchi non è più l'allenatore dell'Anadolu Efes, la sua avventura in Turchia è durata pochi mesi. Ma il coach italiano è destinato a restare nella storia del club. Il motivo? Lo sottolinea Ismael Senol, direttore sportivo dell'Efes che ha pubblicato in italiano una lunga lettera aperta dedicata a Banchi. "Caro Luca, Quando è iniziata questa stagione di pallacanestro, non credo che nessuno dei due pensasse che ci saremmo trovati in questa posizione. Tu allenavi la Virtus, creando quella bellissima squadra a Bologna, che probabilmente vincerà il campionato. Io ero in TV, a fare le mie cose [anche Senol è arrivato come ds a stagione in corso dopo una carriera da giornalista ndr]. Ma poi, per entrambi è arrivato il momento di prendere grandi decisioni. Tu hai lasciato la Virtus senza temere di rimanere disoccupato per qualche mese. (Nessuno si dimette da una squadra di Eurolega nel 2025, sei pazzo!) E io ho lasciato la mia zona di comfort in TV per lavorare per l'Anadolu Efes, cambiando lavoro a 40 anni, con due figli.

Quando ti ho chiamato la prima volta per allenare questa meravigliosa squadra, non abbiamo mai parlato di soldi o di alcun tipo di termini. Sei volato da Riga a Roma, hai preso il passaporto e sei venuto an Istanbul. Senza fare un allenamento completo con la squadra, hai iniziato ad allenare le partite. Hai avuto 5 partite nei tuoi primi 10 giorni, in 3 città diverse e 4 arene diverse. Che tempismo! Errore da principiante del Direttore Sportivo! Poi abbiamo iniziato ad allenarci di più. Abbiamo lavorato. Abbiamo vinto. Abbiamo perso. Abbiamo litigato insieme. Dopo le sconfitte dicevamo "siamo tristi insieme" e dopo le vittorie dicevamo "continuiamo a raccogliere ricordi". C'è stato un momento in cui eravamo 14esimi in Eurolega, poi siamo arrivati ai playoff. Ci siamo andati vicini, ma non siamo riusciti ad arrivare fino alla fine. Ma cavolo, ci siamo andati vicini.

Durante questi sei mesi, ho imparato molto da te. Vivere ogni giorno il tuo duro lavoro, la tua disciplina, la serietà e l'impegno è stato un piacere. Che allenatore sei! Dopo sei mesi, sono felice di poterti chiamare amico. Grosseto’s Finest; hai un posto speciale. Non solo nel mio cuore; ma anche nella storia dell'Efes. Questa è stata una stagione da ricordare. Non vedo l'ora che sia la prossima volta che mangeremo "çiğ köfte" o berremo un buon bicchiere di vino. Ti vogliamo bene e ti auguriamo il meglio per la tua carriera. Grazie mille per tutto; İsmail".