Anadolu Efes, Shane Larkin operato negli USA: stop di due mesi, rientro a febbraio

Anadolu Efes, Shane Larkin operato negli USA: stop di due mesi, rientro a febbraio
© foto di Savino Paolella

Shane Larkin è stato sottoposto a intervento negli Stati Uniti per risolvere il problema al tendine dell’adduttore sinistro. L’Anadolu Efes comunica uno stop stimato in due mesi dal giorno della procedura, con ritorno all’attività atteso per l’inizio di febbraio, compatibilmente con i tempi di recupero.
L’infortunio risale alla 11ª giornata di Eurolega, nel match del 14 novembre contro il Bayern Monaco, che ha costretto il capitano a fermarsi e a intraprendere il percorso medico concordato con lo staff del club. Un aggiornamento che pesa sulla corsa dell’Efes, chiamato a ridisegnare rotazioni e leadership in cabina di regia nel breve periodo.

Nella nota ufficiale, il club chiarisce l’esito dell’intervento e la finestra temporale dell’assenza: “Dopo gli ultimi esami e la relativa valutazione, si è deciso che il nostro capitano Shane Larkin si sottoponesse a un’operazione al tendine dell’adduttore sinistro, con il chirurgo negli Stati Uniti”. Il medico sociale, Uğur Dilicikik, ha confermato il pieno successo della procedura, sottolineando il periodo di inattività stimato in due mesi prima del rientro graduale nel gruppo. La comunicazione si chiude con un messaggio semplice e diretto al giocatore: “Guarisci presto, capitano!”. Toni istituzionali, chiarezza dei tempi e vicinanza al leader tecnico: l’Efes definisce il quadro senza alimentare aspettative eccessive.

Dal punto di vista sportivo, l’assenza di Larkin impone all’Efes di trovare equilibrio tra gestione del pallone e produzione sul perimetro, valorizzando rotazioni alternative e responsabilità diffuse. In Eurolega, ogni possesso pesa: il playmaking del capitano è il metronomo che detta ritmo e letture, e la sua mancanza costringe a semplificare, accelerare alcune gerarchie e proteggere l’attacco con scelte a più alto margine. Il calendario di dicembre e gennaio diventa banco di prova per staff e spogliatoio, tra adattamenti tattici e minuti distribuiti su esterni e creatori secondari. L’obiettivo è arrivare a febbraio con identità solida e margine di manovra, per reintegrare Larkin senza strappi.

Sul piano umano, la figura del capitano resta perno emotivo: la comunicazione del club è un ponte tra tifosi e squadra, che riconosce il valore del leader e ne tutela il percorso di recupero. In un torneo dove la continuità è spesso la differenza, l’Efes sceglie la via della trasparenza e della responsabilità: definire i tempi, ridurre il rumore, concentrarsi sul prossimo possesso. Larkin tornerà quando i segnali saranno allineati: intanto, l’Efes è chiamato a far valere struttura, difesa e condivisione del pallone per attraversare la tempesta con rotta chiara. Il ritorno di inizio febbraio, se confermato, potrà rappresentare la scintilla per il rush finale in Eurolega.