Sergio Scariolo: «Le gare in EuroLeague sono aumentate, ed è stato un errore»
Reduce dalla preziosa vittoria di Belgrado contro l’Hapoel Tel Aviv e con in mezzo gli impegni delle Qualificazioni alla FIBA World Cup, il Real Madrid torna in campo per una delicata trasferta a Istanbul contro l’Anadolu Efes (giovedì 4 dicembre, ore 18:15), alla ricerca di continuità in EuroLeague. Alla vigilia del match, Sergio Scariolo ha analizzato il momento della squadra e le insidie dell’avversario, iniziando proprio dagli effetti della pausa: «Speriamo che questa pausa non ci abbia fermati. Venivamo da otto vittorie nelle ultime dieci e ora dobbiamo ricominciare tutto daccapo. Non ripartiamo da zero, perché avevamo un po’ di slancio che speriamo di recuperare presto, a partire dalla partita di domani», ha spiegato il coach italiano.
Scariolo ha poi elogiato l’Efes, squadra che pur non attraversando il suo miglior momento resta potenzialmente devastante. «Penso che recupereranno alcuni degli infortunati, e in casa sono sempre una squadra molto forte. In EuroLeague è difficile individuare una partita che non sia complicata, ma questa presenta molti punti da considerare», ha dichiarato. Il tecnico ha aggiunto un’analisi legata al cambio di guida tecnica dei turchi: «L’avversario ha cambiato allenatore e, nella prima partita, la reazione è sempre molto energica. Inoltre, la prima gara dopo la pausa per le nazionali è particolare per via dei rientri dei giocatori, della necessità di far riposare alcuni…». Il riferimento era soprattutto ad Andrés Feliz, reduce dalle Qualificazioni con la Repubblica Dominicana: «In effetti Andrés Feliz non può viaggiare dopo essere arrivato a Madrid questa mattina, e altri avranno un minutaggio limitato. Abbiamo diverse situazioni da gestire», ha aggiunto ai media.
Infine, Scariolo si è soffermato sul formato della moderna EuroLeague, lanciando una critica chiara al calendario sempre più fitto: «Questa EuroLeague è più competitiva che mai. Negli ultimi due anni il numero di squadre di altissimo livello è aumentato, e questo ha un impatto. Anche il numero di partite è cresciuto, e penso sia stato un errore. Tutti stanno ripensando il formato. Così non si può lavorare quotidianamente con normalità. Siamo molto lontani dalla mentalità NBA, dove puoi perdere quattro gare di fila e non è un dramma. Non abbiamo quella cultura sportiva per capire che, in questo nuovo scenario, bisogna imparare a valutare vittorie e sconfitte». Guardando alla sfida di Istanbul, l’allenatore ha concluso: «Tutte le strisce finiscono finché non continuano. Per ora questa è finita, ma speriamo di proseguirla. Non vedo questa partita come una continuazione della serie perché c’è stata una lunga pausa, non ci siamo allenati insieme… È una gara isolata. La vedo più come un ritorno alla competizione, e molto delicato. Speriamo di iniziare un’altra striscia o di prolungare quella attuale».