Euroleague Women '21/22: ancora due sconfitte per Venezia e Schio

Male molto male le trasferte nel nord Europa per le italiane, battute da avversarie che sembravano alla loro portata. O forse no?
27.10.2021 20:09 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Euroleague Women '21/22: ancora due sconfitte per Venezia e Schio

La giocatrice in primo piano nella foto di copertina si chiama Gunta Basko. E’ nata il 27 aprile del 1980 in Lettonia. Dunque ha 41 anni. E’ il capitano del TTT Riga che ha battuto l’Umana Reyer Venezia 71 a 57 nella quarta giornata dell’Euroleague Woman. Ha giocato, la Basko, 24 minuti circa con 5 punti, due liberi ed una tripla. Non è lei che ha fatto vincere la sua squadra ma è l’emblema di una pallacanestro diversa che si gioca in Europa – lei come Laia Palau 42 anni simbolo del basket spagnolo – ed alla quale nonostante le dichiarazioni del presidente della Lega Basket Femminile, Massimo Protani durante l’ultima Supercoppa (“Il campionato italiano è il più bello d’Europa”) per adesso le nostre squadre non si avvicinano nemmeno.

Due conti. Dall’inizio dell’Eurolega, parliamo della fase a gironi, Venezia ed il Famila Schio (che ha perso in casa dell’Arka Gdynia 71 a 67) hanno giocato 8 partite vincendone due, le prime. Poi sei sconfitte consecutive. Se aggiungiamo i tre rovesci della Virtus Bologna ed i due per adesso della Dinamo Sassari in Eurocup (manca la sfida alle francesi del Bourges prevista per giovedì 28) il parziale dice 2 vittorie e 9 sconfitte. Mettiamola così: un inizio di stagione europea disastroso. Possiamo recuperare? Tutto è possibile a patto che non si diano alibi che non esistano a nessuno.

Tanto per rimanere sulle due sfide sulle rive del Mar Baltico di ELW. Il Gdynia, squadra polacca, sino alla partita con Schio non aveva ancora vinto. Ed il coach Gundars Vetra per farlo ha usato solo 7 giocatrici (vedasi tabellino qui), tra le quali una conoscenza del nostro campionato, la croata Ana-Marija Begic, vista per 2 anni alla Virtus Bologna. Poi due americane, una svedese, una francese e due polacche. Schio ha schierato 9 giocatrici tenendo in mano o quasi la partita fino a 3’minuti dalla fine del III° quarto per poi farsi confondere dal corri e tira-tutto delle padrone di casa.

A Riga che aveva vinto una gara come Venezia sulle tre disputate, il bello ed il cattivo tempo lo hanno fatto l’americana Thomas e la lettone Pulvere, 31 anni, brave ma non nel gotha del basket europeo ed alte rispettivamente 175 e 172 centimetri quindi non due “fisicate” come si incontra su altri campi. La Daugile Saruskaite, 25 anni, lettone, ci ha messo le fragole con la panna - ecco il tabellino -  ma anche lei non è proprio tra le più famose. Ma è molto brava.  E la partita è stata in equilibrio fino all’inizio del IV°periodo. Poi la Reyer ha smesso di giocare, ha preso un parziale di 23 ad 11 nel quarto ed arrivederci e grazie.

Quello che preoccupa, oltre il dispiacere di veder perdere le nostre squadre, è che le italiane non incidono. La migliore per distacco fino ad oggi è Martina Bestagno che alla sua proverbiale determinazione di non perdere un pallone nemmeno quando la partita è finita, sta aggiungendo una prolificità offensiva molto interessante. Ma le altre? E tra venti giorni c’è la trasferta in Slovacchia per la prima gara di qualificazione ad EuroBasket 2023. Speriamo bene? Speriamo...