I rookies che hanno brillato nelle NBA Finals da Magic, a Ginobili, a Herro

I rookies che hanno brillato nelle NBA Finals da Magic, a Ginobili, a Herro
© foto di nba.com

E' abbastanza raro che i rookies possano arrivare a giocare le Finals NBA, dal momento che la scelta al draft li spinge sempre verso le squadre meno attrezzate per una corsa al titolo. Può succedere però se il giocatore viene trasferito ad una formazione contendente o la sua squadra fa una stagione sopra le righe, ribaltando ogni pronostico. E' il caso dei Dallas Mavericks di quest'anno con il loro debuttante Derek Lively II, ma questa storia ve l'abbiamo già raccontata. Lively II in questi playoff ha tenuto una media di 8,6 punti, 7,2 rimbalzi e 1,2 stoppate in 22 minuti. Nella storia della NBA, ci sono però altri rookies che hanno fatto molto meglio.

Il numero uno, naturalmente, è Earvin Magic Johnson. Nel 1980, la prima scelta del Draft 1979 divenne il primo e unico rookie ad essere eletto MVP delle Finali con una media di 21,5 punti, 11,2 rimbalzi, 8,7 assist e 2,7 palle recuperate. La sua Gara 6, in cui ha giocato nel ruolo di centro per sostituire Kareem Abdul-Jabbar, è una delle più grandi imprese della storia: 42 punti, 15 rimbalzi e 7 assist per vincere il titolo. Qualche decennio prima, in una NBA molto più piccola, Bill Russell vinse il suo primo titolo con i Celtics nel 1957 con una media di 13,3 punti e 22,9 rimbalzi nelle Finali da rookie.

Due anni dopo, Elgin Baylor partecipò alle finali con i Minneapolis Lakers. “Rookie Of The Year”, si distinse con 22.8 punti di media e 11.8 rimbalzi in finale perdendo. Stessa sorte nel 1976 per Alvan Adams con i Suns. “Rookie Of The Year”, cedette contro i Celtics nella finale NBA. Proprio come il pivot Jack Sikma, in maglia Seattle Supersonics contro i Washington Bullets. Membro del First All-NBA Rookie Team, mise insieme 13.7 punti di media e 8 rimbalzi.

Il ricordo di Richard Dumas, secondo round del Draft dei Suns, ci porta a tempi più recenti. Contro i Bulls, in una delle finali più belle della storia, ha realizzato 15.8 punti di media e 4.3 rimbalzi a partita, al fianco di Charles Barkley. Un anno dopo, Sam Cassell ha avuto più fortuna con i Rockets. Partendo dalla panchina, il playmaker si distinse con una media di 10 punti e 3 assist durante il titolo vinto 4-3 contro i Knicks nel 1994. Indimenticabile, per rimanere in Texas, l'esordio nel 2003 di Manu Ginobili a San Antonio: in finale mise insieme 8.7 punti di media e 4.5 rimbalzi contro i Nets.

In tempi più recenti ricordiamo la coppia di rookie dei Miami Heat nel 2020. Nella "bolla" di Disneyland, Tyler Herro e Kendrick Nunn si riveleranno rispettivamente con 14.7 punti e 10.5 punti di media nella serie finale contro i Lakers. A quel tempo, Kendrick Nunn fu selezionato per il Primo All-Rookie Team, mentre Tyler Herro fu selezionato per il Secondo All-Rookie Team.