A2 - Coach Marco Sodini pre Cassino-Orlandina: "La strada è responsabilizzarci. A Cassino non sarà facile"

Fonte: Ufficio Stampa
Foto di Orlandina Basket
Foto di Orlandina Basket

Si è svolta questo pomeriggio, presso la sala Stampa "Daniele Di Noto" del PalaFantozzi, la conferenza stampa di coach Marco Sodini in vista della trasferta di Cassino, valevole per la terza giornata del campionato di LNP Serie A2 Old Wild West. Palla a due prevista per sabato 20 Ottobre alle 20.45 al Palazzetto dello Sport di Frosinone

«Cassino è squadra neopromossa, - dichiara Coach Sodini - non ha avuto un inizio di stagione facile. La prima giornata ha giocato a Roma, una delle squadre favorite per la promozione, se non la favorita ed ha perso come da pronostico, la seconda in casa contro Casale ha perso dopo un tempo supplementare, dopo essere stata in vantaggio a lungo contro un'ottima squadra, è sicuramente una formazione da rispettare.

Coach Vettesi ha due scelte per il quintetto iniziale, può decidere di partire con un quintetto più piccolo con Paolin play titolare e i due americani nelle posizioni di 2 e 3, oppure iniziare la gara con Raucci in posizione di 3 e spostare Jackson e Pepper in posizione di guardia. I due americani sono l'anima offensiva della squadra, ma non dimentichiamo anche Simone Bagnoli, pivot che qualche anno fa fu MVP della Serie A2 e lo stesso Raucci che l'anno scorso avevo con me a Cantù. Nell'inizio di stagione Cassino ha usufruito più di tiri in area e in penetrazione che di tiro da tre punti, ma è una squadra che ha nelle sue corde anche il tiro dalla lunga distanza.

Sono convinto che la strada sia responsabilizzarci, giocare una partita a un ritmo molto più alto. Voglio più iniziativa e consapevolezza individuale da parte di tutti i miei giocatori.
Il campionato è equilibrato, ci sono tante sorprese. Questa è oggi la sostanza delle cose.

Per questa settimana, nell'ormai consueta rubrica di Storia dell'Arte ho scelto un dipinto particolare, denominato "L'Incubo" di Johann Heinrich Füssli. C'era un paese che a un certo punto si è addormentato perché aveva fatto troppa indigestione di pallacanestro, ne aveva mangiato troppa e troppo bene. Quando mangi in modo così smodato quando vai a dormire si generano sogni che uno non vorrebbe, appunto degli incubi.

L'incubo è quello da cui si deve svegliare Capo d'Orlando. La nostra società ha messo un punto ed è andata a capo, ci sono tanti volti nuovi. È risorto il sole, è arrivato il mattino. Un altro particolare è quello della protagonista del dipinto, che è dipinta in una posizione innaturale, come lo è anche Capo d'orlando. Svegliamoci dall'incubo insieme perché ci sono persone che sudano e lavorano per questo straordinario paese.

Le oltre mille persone che sono venute al palazzetto mi hanno sorpreso, perché Capo d'Orlando è abituata ad un livello pallacanestro di livello più alto e per questo le ringrazio. In questi mesi qui ho capito che a questo paese piacciono le persone che lottano e deve sapere che uno degli obiettivi che ci siamo posti è farli svegliare da questo incubo il più presto possibile, ecco perché non siamo contenti dopo aver vinto una partita.»