LBA - Carlo Fabbricatore ricorda Elnaldo Webster, la stella di Gorizia

LBA - Carlo Fabbricatore ricorda Elnaldo Webster, la stella di Gorizia

Gorizia, in serie A tanti anni fa, ha lasciato altrettanti ricordi di cui uno è sicuramente indelebile. Ha regalato al campionato di serie A il capocannoniere della stagione 1969/70 in maglia Splugen Brau Elnaldo Webster, con 26,9 punti di media.

Webster è stato un'ala di 196 centimetri, arrivato in Italia dopo l'uscita da Saint Peter's (ateneo che furoreggia nel March Madness 2022, ndr) prima di andare ai New York Nets in ABA. Webster, diventato poi professionista nel campo educativo nel New Jersey, è venuto a mancare il 22 marzo.

A Gorizia è legato un altro ricordo di Webster: il 23 dicembre 1969 vi nacque il figlio Elnardo jr che è stato in seguito anche un ex giocatore di football con i Pittsburg Steelers, dopo aver studiato nella Rutgers University.

Un bambino goriziano di 11 anni di allora, il nostro Carlo Fabbricatore, era al palazzetto a vederlo giocare e ad ispirare il proprio futuro. Ecco i suoi ricordi, nel consueto stile asciutto che ormai lo contraddistingue:

1) Elnardo è stato il primo giocatore moderno afro americano che ho potuto vedere; il suo atletismo all’epoca era semplicemente inimmaginabile.

2) Le schiacciate che affondava durante il riscaldamento sono impresse nella mia memoria e noi bambini di Gorizia aspettavamo con ansia gli ultimi tre minuti del riscaldamento per vedere le sue esibizioni atletiche.

3) Era un grandissimo realizzatore e i suoi tiri in “sospensione” partivano da altezze siderali.

4) In campo aperto era semplicemente impossibile da marcare; era un grandissimo giocatore in uno Vs uno; era estremamente spettacolare.

5) Purtroppo era un equivoco tecnico per l’epoca in quanto giocava ala e gli italiani che avrebbero dovuto giocare vicino al canestro non furono all’altezza del loro compito; purtroppo la squadra retrocesse malgrado le grandi prestazioni offensive di Elnardo.

6) Era una persona splendida: quando arrivava agli allenamenti si fermava sempre con noi bambini e non disdegnava di fare qualche tiro con noi.

7) Le mamme avevano grandi difficoltà a portarci a casa: volevamo sempre vedere gli allenamenti dei grandi della prima squadra

8) Era il nostro idolo indiscusso

9) A posteriori posso dire che è stato un giocatore sottovalutato.

10) Purtroppo un altro pezzo di storia della Unione Ginnastica Goriziana ci lascia e personalmente qualche piccola lacrima è in procinto di scendere specialmente ricordando il grande passato della Mia Gorizia nel panorama della pallacanestro italiana.