Olimpia Milano, Lorenzo Brown: «Le mie aspettative? Vincere. Siamo ambiziosi»

Olimpia Milano, Lorenzo Brown: «Le mie aspettative? Vincere. Siamo ambiziosi»
© foto di Canu/Ciamillo

Tra i volti nuovi dell'Olimpia Milano c'è Lorenzo Brown. Dopo anni di difficoltà nel trovare un play di livello nel post Rodriguez, l'Olimpia ha deciso di puntare sul 35enne statunitense di passaporto spagnolo, anche lui voglioso di dimostrare di avere ancora tanto da dare dopo la sua peggior stagione in EuroLega con il Pana, dove ha trovato spazio limitato con Erdogan. «Le mie aspettative? Vincere. I giocatori sono competitivi, lo stesso vale per lo staff, quando si mette così tanta competitività nella stessa stanza, l'unica ambizione è quella di vincere», dice Lorenzo Brown a La Gazzetta dello Sport. Stella Rossa, Fenerbahce, Kazan, Maccabi, Panathinaikos nel suo passato, tanta esperienza a disposizione della squadra: «La chimica con i ragazzi è fantastica. Sono un po' più esperto, quindi ho l'opportunità di insegnare loro alcune delle cose che ho imparato in questi anni. Finora sono stati come spugne: vengono da me, mi fanno domande su situazioni che devono capire. È bello poter aiutare i più giovani e poi vederli crescere durante l'anno. Sono entusiasta per loro».

Brown ha parlato anche del suo ruolo e di Quinn Ellis«Nei miei anni in giro per l'Europa ho potuto esplorare ed espandere il mio gioco, continuerò a farlo. Ellis? Gli do consigli sulla gestione del riùno e su come scalare o salire con le marce: con i cambi di ritmo cogli di sorpresa la difesa. È esplosivo, una volta che controllerà quell'aspetto, può dominare». Messina lo ha descritto come un giocatore che ha sempre fatto male alle sue squadre«È bello che abbia detto questo. La mia miglior qualità? La capacità di passaggio. È ciò che mi aiuta di più. Quando riesci a coinvolgere i compagni, tutti sono contenti. È stato bello arrivare in un gruppo che si conosce. Stiamo costruendo una bella chimica. L'importante sarà... mai volare troppo in alto, mai troppo in basso. Serve una sorta di "amnesia": dimenticare subito gli errori. L'Eurolega è competitiva e impegnativa. L'equilibrio è la via».

Tornando sull'ultima difficile stagione al Pana«Sono rimasto calmo, senza mai arrabbiarmi o alzare la voce. I miei compagni hanno avuto un ruolo fondamentale: quando hai brave persone nello spogliatoio, quasi non hai scelta se non mantenere una mentalità forte». E sulla Supercoppa: «È chiaramente il nostro primo obiettivo. Ma alla fine della giornata, conta come finisci, non come inizi».