NBL - Jo Lual-Acuil firma con Perth, New Zealand libera Tacko Fall

(di DAVIDE COLOTTI). Jo Lual-Acuil Jr. torna in NBL, e lo fa nel luogo dov'è cresciuto. Nato in Sud Sudan, Paese che rappresenta a livello internazionale, e vissuto per tre anni in un campo profughi in Uganda, il classe 1994 si è poi trasferito nel West Australia, a Perth, dove ha trascorso il resto dell'infanzia e l'adolescenza. E sono proprio i Perth Wildcats la prossima destinazione del lungo di 213 cm. Figlio di un ex ministro e membro del Parlamento sud-sudanese, Joseph Lual Acuil Lual, il nuovo pivot dei Wildcats vestirà per la prima volta in carriera la canotta della squadra della sua città, dopo un 2024/25 speso tra Cina, Turchia e Basketball Africa League. Particolarmente degna di nota la sua parentesi turca, in maglia Manisa, con cui ha prodotto 17,1 punti, 6,9 rimbalzi, 1 assist e 1 stoppata di media in 20 partite di campionato, più 16,5 punti e 8,2 rimbalzi in 6 incontri di Basketball Champions League.
Per Lual-Acuil è un ritorno in NBL, per la prima volta non ai Melbourne United, con cui ha disputato 4 stagioni tra il 2019 e il 2024 vincendo un campionato e venendo incoronato Sesto Uomo dell'anno nel 2021. Nella sua bacheca personale, anche il titolo di MVP e di Difensore dell'anno nella Basketball Africa League 2024 con l'Al Ahly Bengasi, sconfitto in finale dal Petro de Luanda. Prodotto dei Baylor Bears, a Perth il lungo della nazionale sud-sudanese giocherà al fianco degli import Kristian Doolittle e Dylan Windler, mentre è ancora in corso di definizione la scelta della point guard che raccoglierà la pesantissima eredità di Bryce Cotton, che ha scelto gli Adelaide 36ers.
Un lungo che non rivedremo nella NBL 2025/26 è invece Tacko Fall: il senegalese ex Celtics, approdato lo scorso novembre ai New Zealand Breakers in sostituzione di Freddie Gillespie, aveva un altro anno di contratto con i Kiwi, ma le parti hanno risolto l'accordo. Fall lascia così i Breakers dopo 18 partite, a 11,4 punti, 6,6 rimbalzi e 1,4 stoppate in 17,8 minuti di media.
(DAVIDE COLOTTI)