NBA - New York: il no vax Kyrie Irving strilla sulla violazione dei diritti umani

NBA - New York: il no vax Kyrie Irving strilla sulla violazione dei diritti umani

Lunedì il sindaco di New York City Eric Adams ha annunciato la fine del mandato di vaccinazione del datore di lavoro privato. Questo significa che i lavoratori non dovranno essere vaccinati per lavorare nel settore privato. Rimane però l'obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 per i lavoratori pubblici, che nel febbraio scorso aveva porta al licenziamento di 1430 dipendenti comunali no-vax.

Kyrie Irving, che per la sua persistenza no-vax ha perso gran parte delle partite in casa della scorsa stagione (e il relativo stipendio), era stato autorizzato a giocare per i Nets al Barclays Center da marzo, quando Adams aveva creato un'esenzione dal mandato di vaccinazione di New York per atleti e artisti professionisti. Martedì, il playmaker si è scagliato su Twitter proprio in difesa dei lavoratori pubblici che hanno perso il posto.

"Se posso lavorare ed essere non vaccinato, allora tutti i miei fratelli e sorelle che non sono vaccinati dovrebbero essere in grado di fare lo stesso, senza essere discriminati, diffamati o licenziati. Questo vaccino/pandemia forzato è una [delle] più grandi violazioni dei diritti umani nella storia."

Una affermazione forte, che non ha mancato di scatenare polemiche nei commenti degli utenti del social. Non osiamo immaginare cosa potrebbe succedere se, con l'autunno ormai cominciato, la riapertura delle scuole e l'abbassamento dell'attenzione nelle pratiche di prevenzione verso il Covid-19 ci dovesse essere una recrudescenza importante della pandemia, che l'OMS non ha ancora dichiarato essere stata debellata.