NBA Cup - Gli Spurs sconfiggono i Nuggets e avanzano ai quarti di finale

San Antonio firma l’impresa a Denver: 139-136 su un parquet “incandescente”, con Devin Vassell protagonista assoluto da 35 punti per guidare una rimonta da -18 nel terzo quarto e blindare la qualificazione ai quarti di NBA Cup. Avvio senza round d’osservazione: Vassell e Jamal Murray si rispondono colpo su colpo (14-14), Dylan Harper dà energia dalla panchina e Lindy Waters III sblocca da tre (32-29). L’alley-oop per Luka Kornet chiude il 19-7 degli ultimi minuti: 41-33 al 12’.

Nel secondo quarto la taglia dei Nuggets fa male: rimbalzi offensivi e impatto di Zeke Nnaji e Jonas Valanciunas riaprono il match, mentre Cameron Johnson punisce dall’arco. Le seconde chance pesano e il duo Jokic–Murray firma un 15-0 per il +13 (66-53); sulla sirena Murray converte due liberi per il 74-59 all’intervallo. Al rientro, Denver scappa fino a +18 con risposte di Murray, Johnson e Spencer Jones ai tentativi di Vassell e Julian Champagnie (91-75).

Il declic arriva proprio da Champagnie: prima un’azione da quattro punti, poi aggressività su ogni possesso. Una tap-in riporta gli Spurs sotto la doppia cifra (98-90), il momentum gira e San Antonio chiude il terzo periodo con un 20-4, fino al 104-103. In avvio di quarto, è spettacolo dall’arco: gara di triple tra Vassell e Tim Hardaway Jr., con la precisione che contagia i compagni mentre le squadre cercano il KO dalla distanza. Peyton Watson, servito da Nikola Jokic, firma il 117-117, ma gli Spurs non arretrano. Nel money time Murray ricuce, però Vassell “chiude” la partita con due triple consecutive (132-126). Il finale si trasforma in una gara di liberi, ma San Antonio non trema e completa l’opera: 139-136 e biglietto per i quarti di NBA Cup. Una vittoria identitaria, costruita su profondità, reattività mentale e la leadership di Vassell nei possessi più pesanti; Denver paga i blackout difensivi e l’inerzia sfuggita nel momento cruciale.