mercato

NBA: «Bomba» da ESPN, dentro il caso Antetokunmpo e il futuro ai Bucks

07.10.2025 13:10 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
MERCATO NBA: «Bomba» da ESPN, dentro il caso Antetokunmpo e il futuro ai Bucks

«Bomba» di mercato nella NBA lanciata nella prima mattina americana da Shams Charania, insider di ESPN. Si parla di Giannis Antetokounmpo che dopo un’estate turbolenta e piena di incertezze ha deciso di restare ai Milwaukee Bucks, almeno per ora. Charania ha raccontato i dettagli di quanto accaduto in questo periodo di tempo. Mentre il due volte MVP rifletteva sul suo futuro, il general manager Jon Horst ha affrontato un viaggio di 6.000 miglia fino ad Atene, in Grecia, per incontrare di persona la stella della franchigia. Horst arrivava da un’estate rivoluzionaria per la franchigia: la dirigenza aveva preso la coraggiosa decisione di tagliare e distribuire nel tempo il contratto di Damian Lillard per liberare spazio salariale e firmare il centro Myles Turner, ex Indiana Pacers. Una mossa costosa, ma pensata per convincere Antetokounmpo che Milwaukee resta una candidata al titolo.

Ad Atene, Horst si è seduto con Giannis e con il suo agente Giorgos Panou per un confronto aperto e onesto dopo la terza eliminazione consecutiva al primo turno dei playoff. Horst ha illustrato la sua visione per la stagione 2025-26, assicurando che “questa versione del roster può competere per il titolo nella Eastern Conference”. Giannis ha ascoltato, ma ha espresso dubbi sulla reale capacità della squadra di tornare ai vertici, chiedendosi se “esistano percorsi alternativi” per sé e per i Bucks. Nonostante le perplessità, alla fine il greco è rientrato a Milwaukee per l’inizio della stagione e la squadra ha anche rinnovato il contratto del fratello Thanasis per un anno.

Negli ultimi mesi, tuttavia, il nome di Antetokounmpo è stato al centro di numerose speculazioni. Secondo fonti di lega, il giocatore avrebbe valutato seriamente la possibilità di una trade, con una sola destinazione gradita fuori dal Wisconsin: i New York Knicks. In agosto, le due franchigie hanno effettivamente discusso, ma le trattative non hanno mai preso reale slancio. I Bucks non volevano cedere la loro stella, mentre i Knicks — che avevano da poco sacrificato molte scelte al draft per Mikal Bridges e Karl-Anthony Towns — non disponevano più delle risorse per un’offerta convincente. Antetokounmpo, pubblicamente e privatamente, ha ribadito il suo desiderio di vincere un secondo titolo. “Voglio essere in una squadra che mi permetta di competere per un campionato,” ha dichiarato il 29 settembre, collegandosi da remoto al media day dopo aver saltato l’inizio del training camp per il Covid-19. “Penso che sia una mancanza di rispetto verso il basket, verso il gioco stesso, non voler competere ad alto livello e accontentarsi che la stagione finisca ad aprile.” Il proprietario dei Bucks, Wes Edens, ha affermato di aver parlato con Giannis in giugno e di aver percepito “una forte volontà di restare a Milwaukee”. Ma, un’ora dopo, Giannis ha tagliato corto: “Non ricordo quell’incontro.”

La verità è che negli ultimi tre anni siamo usciti al primo turno, quindi non c’è molto di cui parlare,” ha aggiunto il greco. “Dobbiamo solo abbassare la testa, restare concentrati per tutta la stagione, vincere più partite possibile e poi, si spera, non uscire di nuovo al primo turno. Tutto qui. E da lì vedremo come andrà.” Poi, dopo il suo rientro dagli impegni con la nazionale, ha ribadito la sua fame di successo: “Voglio di più. Voglio vincere un altro titolo NBA. Voglio un’altra medaglia con la nazionale. L’eredità è molto importante per me… Si gioca per vincere. Io non gioco solo per esserci e guadagnare soldi.”

Oggi Antetokounmpo si appresta a disputare la sua tredicesima stagione con i Bucks, con altri due anni garantiti di contratto, fino al 2027, prima della possibile uscita. Milwaukee vede in lui la chiave per restare competitiva in un’Est indebolita dagli infortuni di Tyrese Haliburton e Jayson Tatum. Giannis arriva da due stagioni consecutive da 30 punti, 10 rimbalzi, 5 assist e il 60% al tiro — numeri mai registrati prima nella storia NBA. Con Lillard fuori dai giochi, il peso offensivo sulle sue spalle sarà ancora maggiore. Ma tutto, in questa stagione, ruoterà attorno a un’unica domanda: il tempo dei Bucks con Antetokounmpo è destinato a rinascere o a finire definitivamente prima dell’estate prossima?