Ayton, Hachimura e Smith Jr. trascinano i Lakers senza stelle alla vittoria a Portland
Una settimana dopo la sconfitta contro gli stessi avversari, nonostante i 41 punti di Austin Reaves, i Los Angeles Lakers si prendono la rivincita a Portland (123-115). Senza Reaves né Luka Doncic, tenuti a riposo dopo i 40 minuti giocati contro Miami, e il lungodegente LeBron James, la squadra californiana ha trovato nuove risorse offensive. Deandre Ayton, Rui Hachimura e Nick Smith Jr. hanno preso in mano le redini dell’attacco, firmando una prestazione corale decisiva per il successo esterno.
Ayton, contro la sua ex squadra, ha disputato la miglior gara stagionale con 29 punti (14/19 al tiro) e 10 rimbalzi, dominando nel pitturato. Hachimura ha risposto con 28 punti (10/15 al tiro), mostrando grande versatilità offensiva. Ma la sorpresa della serata è stata Nick Smith Jr., autore di 25 punti e protagonista nel finale con due triple pesantissime, compreso il “dagger” che ha chiuso i conti. Una prestazione inattesa per il giovane firmato da poco con un contratto two-way.
La difesa dei Blazers, solida nel primo tempo (53-52), è crollata nella ripresa. Portland ha avuto fino a 13 punti di vantaggio, ma non ha saputo contenere l’energia interna di Ayton e Jake LaRavia. Nonostante gli sforzi di Deni Avdija (33 punti) e Shaedon Sharpe (23 punti), i Lakers hanno preso il controllo nel terzo quarto. Nel finale, Smith Jr. ha punito con due triple consecutive, mentre Jrue Holiday ha fallito un tiro decisivo con un airball. Il colpo finale è arrivato dopo un rimbalzo offensivo di Ayton, che ha servito Smith Jr. per il canestro della sicurezza.
Con questa vittoria, i Lakers mantengono il loro bilancio perfetto in trasferta (4-0), seguendo l’esempio dei Sixers a Est. Dopo la sfida contro gli Spurs, inizieranno il primo lungo viaggio stagionale con tappe contro Hawks, Hornets, Thunder, Pelicans e Bucks. Per Portland, invece, è una battuta d’arresto dopo tre successi consecutivi. Coach Tiago Splitter ha espresso tutta la sua frustrazione per l’atteggiamento troppo passivo dei suoi, soprattutto in difesa. La sfida contro i campioni in carica di mercoledì sarà un banco di prova importante per reagire subito.