«Notte indimenticabile»: Trapani, Valerio Antonini dopo la vittoria sull'Olimpia Milano

Il patron della Trapani Shark Valerio Antonini ha parlato dopo la vittoria contro l'Olimpia Milano. "Una serata indimenticabile. Una serata che rimane - per importanza, avversario e come abbiamo giocato - la più importante da quando sono presidente della Trapani Shark. Una notte di quelle che si ricorderanno, nella quale una città si riscopre protagonista a livello nazionale. Una stagione che sta diventando epica, tutti hanno compreso quello che ho detto a inizio anno: non è utopia pensare a uno Scudetto. Nonostante ci siano degli avversari straordinari come quello che incontrato stasera e quello che dovremo incontrare domenica prossima (Virtus)", ha esordito il presidente granata.
Emozione e nessun calcolo
"Ho pianto come un bambino stasera, quando si vincono partite come questa si da lustro a un intero territorio, che non è solo Trapani", prosegue Antonini. "Stasera credo abbia vinto un'intera Regione, che si sta riconoscendo sempre più in questa squadra, che ha capito che la vittoria dello Scudetto della Trapani Shark rappresenterebbe uno straordinario volano per la Regione Sicilia. Oggi abbiamo il peso e la responsabilità di portare avanti questo sogno, senza tornare indietro. Lo sport in Italia - a livello di club - si riconosce nel calcio e nel basket. La Sicilia non ha mai vinto uno Scudetto, oggi c'è questa grande opportunità. Credo che per la prima volta i giocatori stasera mi abbiano parlato consapevoli del ruolo che stanno ricoprendo in questo campionato e consapevoli del fatto che c'è una grande opportunità. Domenica sarà fondamentale riuscire a ottenere il miglior risultato possibile a Bologna, sarà una partita difficilissima contro un avversario che ha fatto la storia con Milano del basket italiano. Ma credo sia una grande opportunità per noi perché non ci sono da fare calcoli, retropensieri, sono partite che si caricano da sole: la squadra sa che deve vincere per arrivare primi. Tanti mi dicono che ci conviene arrivare secondi, sono discorsi da perdenti. Dobbiamo cercare di vincere e arrivare primi, così da avere sempre il fattore campo dalla nostra. Chi cerca di vincere con i calcoli non vincerà mai. Oggi abbiamo la responsabilità di andare a Bologna con il desiderio di vincere, sapendo che l'avversario ha fatto come noi un campionato straordinario.
La spinta del PalaShark unito
"Un'emozione eccezionale, ho visto finalmente un palazzetto unito, la tifoseria organizzata ha compreso quanto fatto di sbagliato nelle ultime settimane. E da bravi ragazzi quali sono hanno fatto un passo indietro, anzi hanno compreso che quello che sto facendo è un qualcosa di cui beneficeranno tutti, loro compresi. E se ne sta beneficiando già la città di Trapani. La dimostrazione che quello che fanno i cosiddetti gestori istituzionali è scevro, privo di passione, elettricità e quella voglia di fare che il territorio merita. Mi aspetto che intorno a questo grande risultato si uniscano gli interessi, la passione, la voglia di rivalsa dell'intera comunità trapanese".
L'avversaria Milano
"Grande emozione, fatico a trattenere le lacrime. Abbiamo scritto una pagina storica dello sport italiano, una squadra che due anni fa non esisteva oggi ha vinto con merito contro Milano, come detto anche da coach Messina. Voglio esprimere un commento sull'Olimpia: ho provato un'emozione incredibile ad affrontarli. Una società che si percepisce l'importanza, la grandezza, la storicità, la forza. Credo che il colloquio privato che ho avuto con Ettore [Messina] e Christos [Stavropoulos] sia stata un primo passaggio di tavolo di alto livello importante. Voglio fare i complimenti a loro, Milano rappresenta un grande stimolo, un grande punto di riferimento. Vedendoli in questi giorni, credo che ho cercato di carpire da loro tante cose, tanti modi e atteggiamenti da tenere che un po' da neofita quale sono dimentico di tenere".
E conclude...
"Ma è un momento eccezionale, che invito tutti i trapanesi a godersi fino all'ultimo. Credo che oggi per la prima volta da quando sono presidente delle due squadre, ho toccato il cielo con un dito. L'ho fatto con una marea granata che oggi ha dato uno spettacolo indimenticabile di serietà, civiltà, passione e senza mancare di rispetto all'avversario.
Voglio bene a questa città, sta cambiando la mia vita. Sta dando al mio modo di essere una svolta. Credo che essere il presidente di una comunità sportiva importante come quella trapanese mi sta responsabilizzando. E questo cambiamento anche nel mio modo di approcciare la vita e il lavoro, penso che porterà benefici a tutti. Godiamoci il momento, consapevoli che siamo all'inizio del percorso che ci deve portare a lottare fino all'ultimo al sogno di diventare campioni d'Italia. Consapevoli dell'importanza che abbiamo raggiunto, del rispetto per le altre ma del fatto che non siamo inferiori a nessuno. E ora possiamo davvero vincere lo Scudetto."