LBA - Virtus Bologna, il focus sulla Dolomiti Energia Trentino

LBA - Virtus Bologna, il focus sulla Dolomiti Energia Trentino

È stata la prima squadra a testare la nuova Virtus Segafredo Bologna 2021-2022 e sarà la prima che sfiderà la squadra di coach Sergio Scariolo in campionato. L’Aquila Basket Trento attende i bianconeri alla BLM Group Arena per la prima giornata di campionato LBA.

Sarà dunque la squadra di Lele Molin il primo “ostacolo” per la Segafredo. Nel girone D di Supercoppa, insieme a Trieste e Tortona, Trento non è riuscita a raggiungere la prima vittoria ufficiale.

Giunta all’ottava puntata consecutiva della massima serie, la Dolomiti Energia Trentino svelle anche quest’anno l’idea di essere qua di passaggio, con l’intenzione di ritagliarsi un ruolo laddove pareva che i bravi li avessero solo gli altri. E qui, fra le prime Dolomiti che s’incontrano risalendo la “Brennero”, qualcosa di buono il convento continuerà a passarlo, offrendo per il sesto anno pure le serate di coppa.

A valle, si sa, tira aria fresca, frizzantina un pò dappertutto, che certamente fa scopa con le idee di chi da sempre sa fin dove poter spingersi; nel teorico playbook di coach Molin, la squadra cavalca così il DNA di intensità difensiva unita alla corsa, buttandoci sempre nuovi ingredienti.

Confermato il gruppo italiano, tutto dietro capitan Toto Forray, alla sua undicesima stagione, se è vero che qua nessuno come lui appare in grado di sondare i fragori di un’anima agonista in cui l’appagamento non è di casa. Il tricolore si completa con Andrea Mezzanotte, ala tattica che dalla panchina apre la scatola grazie al tiro pesante, con i raccolti migliori del vivaio, Maximilian Ladurner e Luca Conti e con Diego Flaccadori, condimento che dal Bayern Monaco darà sugo di esperienza e radici di riconoscibilità.

Dalla truppa straniera spesso poi si aggredisce meglio, compilata su un Bolaffi internazionale che offre di tutto. Ed è questo che l’ambiente confida di trovare in Desonta Bradford, eclettico razzente play-guardia dai garretti migliori, o in Wesley Saunders, unico stranger già pratico di Serie A, in grado di spremere sostanza sia fuori che dentro l’area.

Su queste tacche poi, la presenza di Jordan Caroline, innate doti da rimbalzista, garantisce la necessaria presenza fisica, in un reparto ali che avrà da Cameron Reynolds pure corsa e tiro. Infine Johnathan Williams, centro mobile a dispetto dei suoi 206 cm, capace di pedalare più sciolto di molti pari ruolo. Anche grazie a lui la Dolomiti si candida ad essere tra le truppe più verticali e atletiche del nostro campionato.