I 70 anni del Derthona Basket: Marco Picchi ripercorre la storia fino a Gavio

31.10.2025 09:40 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
I 70 anni del Derthona Basket: Marco Picchi ripercorre la storia fino a Gavio
© foto di Ciamillo

Una storia lunghissima quella della Bertram Derthona, della quale parla il presidente Marco Picchi, figlio di Milvio, anch'esso alla guida del club negli Anni 60 e 70. "I primi anni sono stati pio­nieristici, l'attività ufficiale con l'affiliazione per disputa­ re i campionati è arrivata qualche anno dopo. Il club ha il codice Fip numero 000346, uno dei più antichi della Serie A. Un numero che non è mai stato cambiato e che dà la mi­sura della continuità della storia che abbiamo alle spal­le", dice a Il Piccolo. Il Derthona compie domani i 70 anni, club fondato infatti il 1 novembre 1955. "L'orgoglio di essere stati un club che ha continuato a fare attività sempre con ambizio­ne. Rimanendo molto legato al territorio. Il Derthona Basket ha avuto solo presidenti e pro­prietari tortonesi e ci sono fa­ miglie della città che se ne sono prese cura. Poi c'è statala gran­ de svolta con l'avvento della fa­ miglia Gavio, ed io sono stato indicato come presidente per la mia tortonesità. Ho avuto la fortuna di fare il presidente in A ma l'avrei fatto anche in Se­rie C".

Il momento più difficile. "A metà degli anni 2000, quan­do ci fu un passaggio dalla ge­nerazione dei Tava, De Ros, Barabino a quella successiva. Eravamo in C2, non avevamo grandi risorse e il Camagna non era pieno come al solito. E quello più esaltante? CL Il rito della domenica. E 15mila persone in Cittadella sono un dato straordinario Facilissimo dire la sera della promozione in A. Però io ricor­do il 9 giugno 2012 con la vit­toria del campionato di serie C1 contro Novara. Poi il trionfo di Cervia, ma anche la vittoria di Pesaro in Coppa Italia con­tro la Virtus di Belinelli è stata un'emozione fantastica... L'arrivo di Naumosky è stato un'altra milestone. Penso che senza quella intuizione di Mar­co Ghisolfi non saremmo arri­ vati in serie B. È stata la scintilla per quello che abbiamo co­struito dopo. Abbiamo avuto il merito di crescere sul campo, step by step: Arioli ha portato le sedute video, Cavina un certo tipo di organizzazione...".

Il sogno con Gavio - "Noi non ce lo diciamo mai, perché sia io che il dottor Gavio siamo molto scaramantici, ma penso che il Derthona Basket, che ha vinto in tutte le catego­rie, abbia il dovere di pensare di poter vincere un trofeo a questo livello. Questa storia è un unicum: un'epopea dal puro dilettanti­ fino ai vertici del campionato di Serie A. Credo che se avremo la capacità di continuare a la­vorare seriamente, rispettan­do i nostri principi, i nostri va­ lori e ricordandoci da dove ve­niamo, nel tempo potremo costruire altre pagine belle.".