A1 F - Famila Schio, un avvio di stagione tra difficoltà e potenziale inespresso

A1 F - Famila Schio, un avvio di stagione tra difficoltà e potenziale inespresso

Al termine del primo mese di gare, il mosaico Beretta Famila Schio ha chiaramente tante tessere fuori posto. Martino Parise, sulle pagine del Giornale di Vicenza, analizza la squadra e la sua evoluzione partendo dalle considerazioni dell'allenatore dopo l'ultima giornata di EuroLeague Women.
«Dobbiamo prendere decisioni migliori in attacco» è stato uno dei commenti di coach Victor Lapena nel post Galatasaray: difficile essere in disaccordo con una chiave di lettura che, seppur espressa a caldo, pare molto centrata. Sulla seconda sconfitta contro le turche, viene facile citare numeri e fatti relativi a un vasto potenziale inespresso. E non mancano episodi di nervosismo: non è stato un ko dovuto a singoli episodi sfavorevoli o alla sfortuna. Oblak e compagne, pur non giocando una gara spettacolare, hanno tenuto saldamente il controllo della contesa.

Far parte di una squadra con tanto potenziale inespresso può generare anche del nervosismo, dovuto alla percezione che quanto prodotto in campo non stia rispecchiando le reali possibilità del gruppo. Così possono nascere episodi spiacevoli alle singole: dai soli 5 tiri presi da Shepard (nemmeno tutti dalle sue mattonelle preferite), alle nette imprecisioni di Conde. Ma tutto sembra rientrare in un pentagramma in cui gran parte delle note non paiono in ordine. Per larghi tratti le arancioni hanno inseguito da molto vicino il Gala, ma parlano chiaro i 36 minuti trascorsi in vantaggio dalle giallorosse di Istanbul. Pure fuori dal campo, come visibile anche dalle riprese di RaiPlay, in cui Zandalasini si ferma a dialogare con uno o più spettatori evidentemente altrettanto nervosi al termine della sfida.

Il problema è quindi la costruzione dell'attacco? Non solo. Segnali poco incoraggianti erano emersi anche sul lato difensivo già nelle scorse settimane. L'intensità è stata buona, le turche non hanno avuto vita facile, ma in avvio e nel finale sono stati parecchi i canestri concessi troppo comodamente, per un totale di 40 punti in area prodotti da Kuier, Williams e dalle incursioni di Smalls. Salvo ripensamenti, dopo la trasferta a Sopron e la finestra delle nazionali, il roster perderà Mestdagh e Steinberga. La belga e la lettone hanno vissuto due buoni mesi in arancione, tuttavia una formazione più corta potrebbe aiutare a trovare la quadra e le gerarchie.

Ci può essere modo di rimettere Keys al centro del villaggio, dopo gli zero minuti di gioco registrati tra andata e ritorno contro il Gala, così come André, mentre Laksa troverà la sua sistemazione nello scacchiere (anche se, appena arrivata, è stato un po' sorprendente vederla in panchina nel finale di mercoledì). Ritrovando altri punti di riferimento delle passate stagioni, l’evoluzione della squadra diventerà più semplice e aiuterà anche la gestione del roster da parte degli allenatori.