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- Reale Mutua Torino, Campani: "Andare in A sarebbe un sogno"

Piacevole chiacchierata concessa da Luca Campani, lungo della Reale Mutua Torino, alla vigilia della fase finale di A2 contro Tortona.
21.06.2021 13:13 di Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: Pianetabasket
Luca Campani
Luca Campani

Centro di 208 cm, nato a Montecchio Emilia il 18 febbraio 1990, disputa le giovanili nella Pallacanestro Reggiana con cui esordisce in serie A2 nel 2008, rimanendo in bianco-rosso fino al 2010. Segue l’esperienza biennale con Forlì, che diventa il trampolino di lancio per la massima serie, vissuta con le maglie di Montegranaro, Cremona, Varese, Capo d’Orlando e Avellino. Prima di arrivare a Torino ha collezionato 35 presenze, raggiungendo le Final 8 di Coppa Italia e i play-off scudetto.

Coach Cavina negli ultimi sue anni ha avuto a disposizione, un lungo moderno, con dimensione interna e perimetrale, dotato di cm e grande mobilità, associati ad un’ottima capacità sui pick and roll e ad una mano educata, che usa per colpire dalla lunga distanza e dal post. Un’atleta che ben si adatta al gioco dell’allenatore gialloblu e ha avuto un ruolo importante nella stagione torinese.

Campani, lei è tra i più esperti del roster, come si arriva a giocare una finale così importante?

"Ho giocato tanti anni in Serie A ma onestamente non ho mai giocato una finale playoff: ho giocato una serie con Avellino e incontrando Milano iamo subito usciti. E' la mia prima esperienza di una serie di questo tipo e arriviamo con la consapevolezza di essere una squadra forte e incontreremo una compagine altrettanto forte. Veniamo da un periodo molto positivo in cui abbiamo sempre vinto, per cui siamo pronti a giocarcela fino in fondo".

Arrivate a questa serie con qualche acciacco, arrivate nel migliore dei modi a questa finale?

"Gli infortuni fanno parte del gioco, ne siamo consapevoli e sarebbe stato meglio arrivare al completo a questo appuntamento. Però chi ci sarà, dovrà sopperire alle assenze e cercare di fare il meglio insieme ai compagni".

Ci racconti dall'interno coach Cavina, come crede che abbia fatto la differenza in questi due anni?

"E' un bravo allenatore ed un ottimo insegnante cosa tutt'altro che scontata- Ho avuto tantissimi allenatori, lui è tra quelli che mettono l'insegnamento quotidiano al centro dell'attività in palestra e non solo. Prepara bene le partite e ogni dettaglio è analizzato con particolare cura. C'è chi si limita a gestire e chi come lui a gestire ed insegnare...oltre 20 anni di attività lo testimoniano".

Quando parliamo di esperienza, quale accezione dà Campani a questa parola, soprattutto in finali come questa?

"Sono partite ad alto livello di tensione, si è molto carichi e la pressione è tanta: avendo più esperienza è più facile gestire questa emozione rispetto ai più giovani. L'esperienza, non solo nelle finali, porta a vivere situazioni che hai già vissuto, facendo tesoro degli errori commessi in passato".

Ci dovrebbe essere il sold out in entrambe le prime due gare in casa, quanto è importate il vostro pubblico?

"Finalmente li ritroviamo a palazzo dopo un anno in cui si è giocato senza nessuno: è stato tutto molto strano e soprattutto in casa l'assenza dei tifosi si è fatta sentire, perché senza il loro supporto tutto è stato più difficile".

Come avete vissuto dentro lo spogliatoio le voci riguardanti le vicende societarie del prossimo futuro?

"Guarda, noi sappiamo le cose quanto voi, ogni tanto leggiamo le notizie che ci arrivano, ma posso dirti che la società è molto seria, organizzata e questo ci ha permesso di essere tranquillissimi. Quel che succederà non dipende da noi e neanche ci interessa da vicino. Vogliamo andare in Serie A e a quel che succederà ci penseremo più avanti...".

In questi giorni ha mai immaginato cosa sarebbe vincere la finale a andare in A?

"Beh deve essere sicuramente una grande soddisfazione: perdere una finale diventa una delusione cocente. Immagino invece che vincerla sarebbe qualcosa di straordinario, ma dobbiamo pensare partita dopo partita...se succederà ti racconterò tutte le emozioni provate".