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- Giordano Bortolani "Venire a Biella: una scelta che rifarei"

18.12.2019 11:20 di  Andrea Deandreis  Twitter:    vedi letture
Esclusiva PB - Giordano Bortolani "Venire a Biella: una scelta che rifarei"
© foto di Pallacanestro Biella

Dall'alto di 10 vittorie e sole 3 sconfitte nel girone d'andata, l'Edilnol Biella guida il girone Ovest di A2, forte anche della qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia da testa di serie. Un risultato forse inaspettato quest'estate ma frutto della coesione che si è creata in questa prima parte di stagione tra coach Galbiati e il suo gruppo di ragazzi. Ne abbiamo parlato con Giordano Bortolani, gioiellino classe 2000 e top scorer di questa squadra (17.3 punti di media), nonchè miglior realizzatore italiano di tutto il campionato e fresco MVP del mese di Novembre per il girone Ovest, resosi molto disponibile a tracciare un bilancio dopo 13 partite con un occhio di riguardo al suo passato e futuro cestistico.

"Dopo un pre-campionato un po' complicato con qualche sconfitta di troppo, le prime partite ufficiali hanno dimostrato il vostro valore sul campo, ti aspettavi questi risultati e queste prestazioni così soddisfacenti dal punto di vista personale?" 

GB: "E' vero che abbiamo faticato all'inizio, complici qualche infortunio e i classici problemi di adattamento per un gruppo tutto nuovo, ma la pre-season non era il nostro principale obiettivo rispetto al campionato vero e proprio, nel quale ci siamo fatti trovare pronti sin dal primo match a Torino dove abbiamo dimostrato da subito il nostro valore come squadra nonostante la sconfitta. La mia speranza era quella di poter contribuire in questa maniera nei confronti dei compagni e delle richieste del coach, infatti sto raccogliendo i frutti del mio duro lavoro estivo svolto in palestra"

"Su quale aspetti vorresti concentrare maggiormente per migliorare il tuo gioco?"

GB; "Ma in realtà su tutti, alla fine quando sono in campo devo giocare sia con che senza la palla, cerco di fare un po' tutto il possibile per aiutare la mia squadra, tranne forse giocare sotto canestro (ride ndr)"

"Preferisci giocare con la palla in mano oppure senza?"

GB: "Con la palla sicuramente mi sento più a mio agio, ma comunque non disdegno situazioni off-the-ball che si trasformano in catch-and-shoot o anche in qualche uscita dai blocchi"

"I due "americani" della squadra siete tu e Lorenzo Saccaggi, soprattutto in termini di produzione offensiva, quanto è importante la sua figura verso di te, essendo lui anche il più anziano del gruppo?"

GB: "Ho un ottimo rapporto con lui, spesso mi cerca durante la partita, in particolare negli ultimi minuti, e la cosa è reciproca. Lui, da capitano, trasmette un grande leardership, è molto serio anche negli allenamenti, ti fa essere deciso sul parquet. Con il passare degli anni mi piacerebbe coltivare una leadership come la sua, per ora è normale che ne abbia di più rispetto ad un ragazzo giovane come me."

"Il tuo coach odierno è Paolo Galbiati che hai avuto anche in under 16, come è cambiato il vostro rapporto passando da essere allenato a livello giovanile da lui ad essere allenato nei senior? E' cambiato il suo modo di approcciarsi a te nel tempo?"

GB: "Ovviamente essendo solo un ragazzino di 15 anni ai tempi, il suo atteggiamento, rispetto ad oggi, era differente. Anche se siamo una squadra giovane quest'anno e quindi ci deve comunque rimproverare o urlare dietro ogni tanto è cambiato il suo modo di rapportarsi con i suoi giocatori e di conseguenza con me avendo ora a che fare lui con persone più grandi"

"Hai passato, due anni fa, un'estate con la nazionale giovanile, la scorsa invece hai potuto focalizzarti di più su te stesso. La prossima, molto probabilmente, sarai convocato in under 20 (girone con Gran Bretagna, Slovenia e Belgio ndr), quali sono le principali differenze tra le due ultime off-season che hai passato in palestra ad allenarti?"

GB: "L'estate passata in nazionale nel 2018 non fu molto semplice per vari motivi, mentre la scorsa son riuscito ad allenarmi tanto, anche in autonomia, divertito e un minimo riposato in vista della stagione in corso. Il mio obiettivo principale era farmi trovare pronto per questa nuova avventura che mi aspettava e credo di avercela fatta per ora. La nazionale comunque rimane la nazionale e se dovesse arrivare la convocazione sarò ben contento di vestire di nuovo la maglia azzurra, anche se rimango concentrato su Biella in questo momento."

"Quanto è cambiato il tuo approccio fisico e mentale alle partite nel passaggio da settore giovanile a prima squadra?"

GB: "L'annata in doppio tesseramento, nel mio ultimo anno all'Olimpia, dove allo stesso tempo giocavo in under 18 e in serie B a Bernareggio sempre con lo stesso coach è stato importante perchè ho iniziato a fare la vita da senior anche se in realtà ero ancora alle giovanili visto che sostanzialmente tutta la mia squadra faceva il doppio campionato. Mi è stato servito molto, infatti, lo scorso anno a Legnano, il mio inserimento è stato semplice ed immediato. 

"Quanta influenza ha avuto il tuo coach dell'epoca, Marco Cardani, in questo passaggio?"

GB: "Penso che all'inizio anche lui abbia fatto fatica ad inserirmi in serie B, mentre nelle fasi conclusive del campionato, dove alla fine abbiamo raggiunto la salvezza, ha riposto in me molta fiducia facendomi giocare tanto , perciò mi è stato d'aiuto. A livello under 18 invece non è stato semplice gestirci tutti visto che ci allenavamo poco insieme ed è stato un peccato non qualificarci alla finali nazionali nonostante il primo posto nel girone"

 "Quali sono le tue prospettive future oltre a Biella?"

GB: "Non è semplice rispondere ora come ora, il massimo livello possibile è il focus principale ovviamente, però si sa magari stai facendo bene da una parte, pensi di finire in una determinata squadra ma nel frattempo si apre un'altra occasione completamente diversa che non ti saresti mai aspettato. Alla fine credo che l'importante sia vivere il momento, qua sta andando bene, meglio di cosi non si può."

 "Ultimissima domanda, tornassi indietro rifaresti la scelta di venire a Biella"

GB: "Quest'estate alla fine avevo anche altre offerte, non solo in A2, ma penso che la scelta di venire a giocare qui sia stata la mia migliore dal mio punto di vista e i risultati in campo lo stanno dimostrando"

Oggi, a 19 anni appena compiuti, Giordano Bortolani si sta consacrando come uno dei giocatori più interessanti da seguire di tutta la A2, anche in proiezione futura, soprattutto grazie al suo talento e alle sue capacità balistiche. Le soddisfazioni nel prosieguo della sua carriera non mancheranno, la strada è ancora lunga ma la direzione è quella giusta.