Reyer Venezia: un pragmatico Brugnaro sposta il palasport dai Pili a Tessera

23.11.2021 10:35 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Reyer Venezia: un pragmatico Brugnaro sposta il palasport dai Pili a Tessera
© foto di Reyer.it

Alla fine il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha deciso di uscire dall'impasse del confronto con l'opposizione per la realizzazione del nuovo palasport nella sua proprietà ai Pili, in prossimità del ponte che collega la città a Mestre. E ritorna su un vecchio progetto di "Cittadella dello Sport" che comprende anche un nuovo stadio di calcio rottamando il S. Elena (e per il basket il Taliercio) tutto interamente sviluppato su un'area pubblica di proprietà del Casinò.

Un pragmatismo non frutto del caso, ovviamente. Brugnaro e l'Amministrazione comunale hanno sicuramente fatto i loro conti e il pericolo di sforare i tempi del governo Draghi e della Comunità europea per accedere ai fondi del PNRR è diventato uno spettro da non sottovalutare. Perderli, in una situazione politico-economica come quella attuale, sarebbe un errore gravissimo e irrimediabile per lo sviluppo del territorio. Meglio un accordo rapido da concludere se il Pd non dimenticherà di aver votato a suo tempo a favore di Tessera.

Le sue parole, dal palco del premio del Panathlon "Città di Mestre per lo sport" all'auditorium M9, sono state raccolte ieri da Mitia Chiarin de La Nuova di Venezia e Mestre. Ecco alcuni passaggi.

Chi ci guadagna. Il tema degli impianti sportivi richiede che i giovani ci aiutino e ci sostengano. Abbiamo i numeri ma ho troppa esperienza per imporre qualcosa. Ho deciso di non fare più il palazzetto sulla mia terra, sulla mia terra e con i miei soldi. Non lo faccio più perché non voglio che qualcuno possa dire che ci guadagno qualcosa. Poi ce la racconteremo, io penso di vivere fino a 130 anni, figuriamoci, ma il fatto è che una città così è riuscita a mandare via un sacco di gente che voleva investire.

Il treno dell'alleanza. Quella bretella serve per costruire una alleanza tra aeroporto, porto, e il resto del territorio veneto, da Padova alla montagna. In quel progetto è stata prevista la fermata dello stadio e in quell'area faremo la nuova cittadella dello sport. Questo è un dato di fatto. A beneficio di tutta la città metropolitana aumentiamo la capacità degli impianti.

Cittadella dello sport. Presenteremo un domani i progetti e lo so già che mi massacreranno e mi diranno che è tutto sempre sbagliato e che lo stadio, bellissimo, va mantenuto a Sant'Elena. Il Calcio Venezia vi ha investito e lavorano benissimo, siamo orgogliosi della squadra e dei risultati ma comprenderanno che 10, 15 mila persone che arrivano e vanno via da Sant'Elena sono difficili da gestire.